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Giocando a rugby si impara l’inglese

Fermo | E' questa la novità proposta dall'Amatori Fermo con la quale si concilia lo sport alla conoscenza della lingua

Gaudenzio Santarelli, patron della società rugbistica fermana, l’aveva in mente da un po’ di tempo.

Ma aveva bisogno di una struttura adatta per realizzarla.

E ora che il campo di Marina Palmense è quasi completato è pronta a partire la English School. E non si tratta di una scuola d'inglese come tante.

I giovani sportivi, infatti, impareranno la lingua più parlata al mondo non davanti a un libro ma giocando a rugby. Con la palla ovale in mano, la maglietta intrisa di sudore e le ginocchia sbucciate. Tra una mischia e una meta, assistiti da un giovanotto inglese di nome Benjamin, i piccoli rugbisti della Amatori Fermo acquisiranno, quasi senza accorgersene, le basi dell’inglese.

"All’inizio sbaglieranno, anche molto - dice Santarelli - ma impareranno una lingua nuova divertendosi. Con questo progetto vorremmo innanzitutto invogliare i ragazzi del territorio a giocare a rugby, dice il presidente, e poi c’è un’importante funzione sociale ed educativa. L’Amatori Fermo può già contare su un nutrito blocco di giovanissimi, maschi e femmine, che hanno conosciuto il rugby alla scuola media “L.Da Vinci”. E ne sono rimasti affascinati. A questi, a Marina Palmense, nei pomeriggi (si partirà a breve) se ne aggiungeranno altri. I ragazzi verranno suddivisi in due fasce: dai 7 agli 11 anni e dai 12 ai 15 anni. Dai 15 in su infatti si deve già parlare di attività agonistica. Giocheranno, imparando a conoscere le regole base del rugby unite alla grammatica e alle parole più importanti della lingua inglese".

12/01/2006





        
  



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