Ammortizzatori sociali e cassa integrazione: per gli operai Sadam un gennaio intenso
Fermo | Nei prossimi giorni a Roma incontri per definire il piano nazionale. Intanto restano aperte diverse soluzioni per la riconversione
di Pierpaolo Pierleoni
Che i primi mesi del 2006 rappresentassero un periodo cruciale per la chiarezza sul futuro della Sadam è cosa nota. Agli inizi della prossima settimana, sarà definito ed approvato il piano di settore, che dovrà essere approvato dalle segreterie dei sindacati insieme naturalmente al Ministero delle politiche agricole. Un nodo di grande rilevanza è quello riguardante gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione: anche in questo caso gli incontri del 16 e 17 gennaio, con un confronto tra le rappresentanze sindacali dei 19 stabilimenti e le proprietà dovrebbero essere decisivi. Al momento, per gli operai della Sadam di Fermo, sembra auspicabile che la cassa integrazione parta dal mese di febbraio.
Resta poi aperta la partita più importante, relativa alla riconversione. Se il piano della proprietà, consistente in una centrale da 25 megawatt ad olio di girasole non soddisfaceva affatto le maestranze della Sadam di Campiglione, molto più accettabile sembra la proposta della Regione Marche, che avrebbe affiancato al progetto di centrale elettrica un ulteriore struttura per la combustione di biomasse legnose. In questo caso, verrebbero salvati orientativamente tutti i posti di lavoro fissi, preventivando occupazione per circa 200 dipendenti. Resta inoltre da valutare la proposta del sindaco fermano Saturnino Di Ruscio, con il progetto “Fermo bioenergia” consistente in tre fasi di riconversione: produzione di biodiesel da olio di girasole, centrale di combustione di biomasse legnose per energia termica, ed alimentazione a attraverso il calore prodotto di serre e vivai purché a distanze contenute.
Nel frattempo, l’europarlamentare e leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha posto in Commissione Europea un’interrogazione urgente sulla situazione del settore saccarifero dopo la riforma Fischer-Boel, chiedendo delucidazioni sulle prospettive future del settore per l’Italia e più in generale sull’Europa mediterranea, e portando come esempio delle difficoltà conseguenti alla riforma proprio lo zuccherificio Sadam di Campiglione di Fermo.
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13/01/2006
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