Intendo esprimere viva soddisfazione per la scelta dei partiti dell’Unione di candidare Giuseppe Buondonno a sindaco della città di Fermo.

Essendo anch’io insegnante so quanto la serietà, l’impegno e le capacità relazionali di Buondonno nella scuola siano apprezzate dai colleghi e quanto entusiasmo, unito ad acume critico, egli sappia infondere negli studenti.

Per quanto giovane Buondonno può vantare una lunga esperienza politica ed un impegno costante sui temi della pace, sul rapporto tra etica e politica, sui temi storici dell’identità e della memoria.

Una formazione culturale e politica intense che gli hanno consentito di essere presente nelle istituzioni (è stato capogruppo durante l’ultima giunta di centro sinistra) senza mai confondere “i mezzi con il fine” e riportando nell’operare amministrativo la concretezza unita alla consapevolezza della complessità.

Se la città di Fermo intende sul serio rilanciare l’idea ed il progetto culturale-economico e sociale della “Città capofila” e riferimento forte per tutto il territorio provinciale, credo che non possa prescindere dall’auspicabile elezione di Giuseppe Buondonno.

Alcune questioni di grande rilievo nel territorio provinciale esigono una svolta politica a favore del centro sinistra a Fermo.

Innanzitutto i gravi e drammatici problemi dell’occupazione.

La deindustrializzazione e la conseguente perdita, in un biennio, di migliaia di posti di lavoro nel territorio. Circostanza, questa, che, se da un lato chiama in causa la necessità di difendere i lavoratori, sempre più ignorati e abbandonati a se stessi, dall’altro, ci obbliga a ripensare i concetti di sviluppo e crescita a vantaggio di quelli di sostenibilità, qualità dell’impresa (marchio di qualità e Made in Italy), riconversione ecocompatibile, energie pulite, ricerca ed innovazione tecnologica.

Inoltre i nodi infrastrutturali del territorio che richiedono scelte chiare e precise.

Si rende necessario operare unitariamente tra i diversi livelli istituzionali (Regione, Province, Comuni) per imprimere una svolta sostanziale al modello dei trasporti incentrato unicamente sull’auto privata, sostenendo e concretizzando progetti quali la Metropolitana di superficie sulla rete ferroviaria, il potenziamento del trasporto pubblico su rotaia e su gomma, la riconversione a metano dei mezzi pubblici e delle auto, la ciclabilità non solo per il tempo libero ma anche per il lavoro, il trasporto misto ed intermodale.

Ed ancora la necessità di difendere il legame sociale e comunitario, la partecipazione attiva dei cittadini alla vita democratica.

Nell’epoca della globalizzazione e del Mercato unico, del consumismo e dell’egoismo individualista, uno degli impegni prioritari del centro sinistra deve essere finalizzato a salvaguardare la “comunità”, la ricchezza dei rapporti interpersonali fondati sulla reciprocità, la gratuità, l’accoglienza, la partecipazione alla vita politica e sociale come un valore. Insomma, lo scenario attuale ove prevalgono la passività, l’isolamento, la solitudine e la paura - così come quello incentrato su “profitto, plastica, grandi opere” - non sono ineluttabili.

Credo che votare il candidato Sindaco dell’Unione Giuseppe Buondonno possa rappresentare un passo avanti importante per il rinnovamento della politica e della partecipazione.