Sceglie il comune di Castel di Lama neo prefetto di Ascoli il dottor Alberto Cifelli per la sua prima uscita ufficiale, ad inaugurare quello che sarà un insolito pellegrinaggio presso tutti i comuni della provincia.

D’altronde l’aveva detto il dottor Cifelli che sarebbe stato un prefetto a contatto con la gente e non “di palazzo”. Una visita di cortesia, distesa e per niente ufficiale nella forma, quella nella sede municipale di Castel di Lama. Un vero evento storico per un paese, ricorda il sindaco Patrizia Rossini, “diviso in 2 dalla strada Salaria e ancora considerato dalla città di Ascoli come la sua periferia”.

Due questioni annose e scottanti quelle messe in campo dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale Domenico Re. La prima riguarda la paradossale situazione degli abitanti di Villa S. Antonio, da un lato della strada residenti a Castel di Lama e dall’altro lato residenti ad Ascoli, e la seconda le numerose e invadenti strutture che imperano al confine tra i due comuni, come la discarica Relluce.

«Problemi sui quali battagliamo da anni – spiega il sindaco Rossini al neo-prefetto – ma sul quale non siamo mai riusciti ad ottenere l’attenzione del comune di Ascoli».

Il prefetto con interessamento e disponibilità al dialogo ha raccolto le istanze provenienti dal comune lamense, del quale ha apprezzato l’accoglienza e la passione dei singoli dipendenti “che lavorano conoscendo gli aspetti umani delle singole questioni”.

"Venite pure a trovarmi – ha concluso il dott. Cifelli rivolgendosi al sindaco e ai membri della giunta – mettendo da parte l’informalità. La mia intenzione infatti è creare con ogni sindaco un rapporto personale, per trovare al meglio la soluzione dei singoli problemi".