Ieri pomeriggio e questa mattina il Liceo Ginnasio “Paolo VI” di Fermo ha lasciato le porte aperte agli studenti della scuola media, per un giro turistico - informativo all’interno dell’istituto. Ad accoglierli professori, genitori e anche studenti che senza essere colti da improvvisa orticaria si sono presentati spontaneamente a scuola anche questa mattina.

“Non una suola d’élite, ma una scuola per tutti”. Questo è il motto del Liceo Ginnasio “Paolo VI”, istituto privato cattolico situato presso il Seminario Arcivescovile di Fermo, che prevede per i più meritevoli borse di studio calcolate in base al reddito familiare. Benché sia una piccola realtà la scuola, di sole cinque classi dai 13 ai 20 studenti ognuna, vanta un auditorium, un aula magna, un laboratorio multimediale con 20 postazioni, un laboratorio di Fisica e uno di Chimica, una palestra da poco restaurata, e impianti sportivi all’aperto con campo di calcetto e pallavolo. E’ possibile conseguire il diploma di lingua inglese PET, e la Patente Europea d’Informatica. Si organizzano attività parallele come ad esempio il giornalino scolastico “Il VI senso”. Inoltre ogni hanno i ragazzi scelgono e mettono in scena un’opera teatrale.

Genitori e studenti confermano la qualità degli insegnamenti, garantita da un diretto rapporto tra professore e studente, e facilitata dal numero esiguo degli iscritti rispetto ad una scuola statale. “Non ci poniamo in contrapposizione alla realtà statale. Offriamo una scuola diversa basata su determinati valori”. Dice la Preside della scuola.

Quanto l’indirizzo cattolico della scuola ha inciso sulla scelta di questo liceo? “Più che altro è una questione di qualità dell'insegnamento. E poi le attività religiosi, eccetto la normale ora di religione comune a tutte le altre scuole, si svolgono in orari extra scolastici”. Risponde un genitore che ha più di un figlio che ha scelto di frequentare il "Paolo VI".

Il liceo Ginnasio “Paolo VI” rinnova l’appuntamento, invitando i ragazzi a Incontri sulla comunicazione - Dalla parola magica e il suo colore poetico alla combinatoria e il codice morse, che si terrà sabato 18 febbraio, alle ore 16.00 presso l’aula magna del seminario di Fermo. Dalla mitologia alla scienza, per capire l’uomo e scoprire la sua creatività.