Una grande iniziativa è stata promossa stamane, presso l'agriturismo Fiorano di Cossignano, dall'Assessorato alle attività produttive della Provincia di Ascoli Piceno, in collaborazione con A.I.A.B., Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica.

Alla presenza del Presidente della Provincia Massimo Rossi, dell'Assessore Regionale Paolo Petrini, dell'Assessore Provinciale Avelio Marini, del sindaco di Cossignano Roberto De Angelis, e dei rappresentanti dell' A.I.A.B. Andrea Ferrante e Vincenzo Vizioli, si è discusso sull'installazione nel nostro territorio di uno "sportello informativo sulle opportunità della Filiera Corta sulle produzioni agroalimentari ".

Per filiera corta si intende una strategia di consumo che migliora la conoscenza delle qualità intrinseche dei prodotti locali piceni, in particolare di quelli biologici e di chi li produce proprio attraverso uno sportello informativo, consentendo un prezzo finale al consumo più vantaggioso, trattandosi di un rapporto a due, produttore - consumatore, senza bisogno di intermediari.

Ci spiega più chiaramente il concetto lo stesso Presidente Provinciale Massimo Rossi:

"Siamo in grado ora attraverso il numero verde (800 340 303), il sito internet (www.filieracorta.org) e l'indirizzo di posta elettronica (filieracorta@provincia.ap.it), di dare una nuova occasione ai cittadini del territorio piceno, di acquistare i prodotti direttamente dai produttori di alimenti biologici, a prezzi decisamente competitivi. Questo perchè la centralità degli scambi commerciali deve spostarsi dall'asse dell'interesse economico a quello della persona in quanto tale.

Con gli alimenti biologici tuteliamo prima di tutto la salute dei cittadini, oltre che le loro tasche, perchè quello di fare la spesa è un atto di rilevante importanza per le persone che quotidianamente si trovano a scegliere tra innumerevoli prodotti di oscura provenienza e qualità ".

E continua ancora: "Dobbiamo già vivere in un mondo che ci riempie di pensieri e preoccupazioni, e questa iniziativa ha il compito di eliminarne alcuni, garantendo prodotti locali, controllati e genuini.Questa politica alternativa del consumismo inoltre non è semplicemente un investimento fine a se stesso, ma anzi se pensiamo a quanti pesticidi in meno potremmo usare, grazie alle coltivazioni biologiche, e a quante spese di trasporto eviteremmo se acquistassimo prodotti locali e non di altra provenienza,possiamo ben capire che dobbiamo prendere seriamente in considerazione questo progetto, sia da un punto di visto economico che ambientale: MENO INQUINAMENTO = PIù SALUTE, MENO SPESE DI TRASPORTO = PIù SOLDI DA INVESTIRE NELLO SVILUPPO RURALE ".

Insomma, quale è una frase che ricorre spesso nel parlare comune?....PENSA ALLA SALUTE!!!

E come dare torto a questo detto popolare? E se a quest'ultimo aggiungessimo anche qualche euro in più in tasca e un impatto ambientale sostenibile?...a mio avviso si vivrebbe più sereni e felici..

Rispettiamo per rispettarci...in fondo basta poco no?