Con l'emendamento 25.0.801 (già 15.0.200) il Sen.Amedeo Ciccanti (UDC) ha presentato all'Aula la richiesta di proroga dei termini dei 'canoni demaniali ad uso turistico-ricreativo' così come definiti dalla normativa di cui all'art.32, comma 21, del decreto legge 30.9.2003, n.269, convertito con legge 24.11.2003, n.326. La sollecitazione è venuta, oltre che dal Presidente Giudici della Confcommercio di S.Benedetto, che da tempo insiste per la sterilizzazione degli effetti della normativa relativa alla rideterminazione dei canoni demaniali, anche dal Segretario regionale della Confesercenti Marche Perazzoli.

Il parlamentare UDC, oltre a chiedere la proroga dei termini, ha chiesto anche la revisione dei canoni stessi in rapporto alle tipologie e alle caratteristiche delle concessioni.
Altri parlamentari hanno presentato emendamenti sulla questione, ma un accordo di maggioranza raggiunto nella commissione affari costituzionali del Senato, ha ridefinito tecnicamente l'emendamento del Sen.Ciccanti, sicchè l'Aula dovrebbe discutere tra oggi e domani una proposta di canone demaniale rideterminato con decreto del Ministro Lunardi di concerto con il Ministro Tremonti, da emanare entro il 30.6.2006, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni e sentite le associazioni maggiormente rappresentative delle categorie interessate, in base a criteri direttivi previsti dallo stesso Ministro Lunardi.

Tale nuovo canone dovrebbe decorrere alla data di entrata in vigore del richiamato decreto interministeriale. Se l'iniziativa dovesse concludersi con il voto favorevole dell'Aula, un'altra importante conquista normativa, insieme a quella della proroga dell'applicazione delle norme sula sicurezza negli alberghi, è stata possibile conquistare con l'impegno del Sen.Amedeo Ciccanti.