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La Regione dimentica la legge sulla rottamazione

Ascoli Piceno | Castelli: "Chiede il pagamento del bollo anche ai beneficiari dell’esenzione triennale".

di Guido Castelli*


Anche per i concessionari di auto sono tempi duri nella nostra regione. I loro uffici amministrativi sono subissati dalle proteste di centinaia di persone che protestano per gli avvisi di accertamento ricevuti da parte della regione Marche per il mancato pagamento del bollo del 2002.

Si tratta di quanti, nel periodo compreso tra il 1.1.02 e il 31.12.02, hanno acquistato una vettura nuova catalizzata (previa rottamazione della vecchia) contando di beneficiare dell’esenzione triennale dal bollo prevista dalla legge n.178/02.

Ovviamente la colpa non è dei concessionari che, hanno regolarmente applicato il disposto della normativa nazionale, ma della Regione che non si è ricordata di aggiornare i propri archivi alla luce dei benefici accordati dallo Stato per favorire la diffusione dei meccanismi antismog che riducono le emissioni in atmosfera. Non sarebbe stato difficile, del resto, escludere dalle sbrigative raffiche di notifiche i beneficiari della rottamazione, risparmiando da una lato il denaro pubblico (cioè il costo degli avvisi) e dall’altro il tempo privato (quello che cittadini e concessionari stanno perdendo per l’annullamento degli avvisi). Sarebbe bastata un occhiata alla documentazione del Pubblico Registro Automobilistico per verificare se gli autoveicoli perseguiti erano, o meno, soggetti al pagamento dell’Imposta Provinciale di trascrizione, anch’essa oggetto di esenzione ai sensi della legge sulla rottamazione. Un facile raffronto, insomma, avrebbe risparmiato tempo e denaro di tutti.

Si tratta dell’ennesima perla della amministrazione regionale che nell’ultimo mese ha sparato sui cittadini una salva di ben 280.000 avvisi di accertamento inaugurando il 2006 con la peggiore delle performance amministrative. Un marchigiano su cinque ha ricevuto in questi giorni la famigerata busta verde inviatagli da Gian Mario Spacca che, accumulando errori e su errori, ha finanziato questa grottesca operazione sostenendo costi che, ad occhio e croce, non dovrebbero essere inferiori complessivamente ai 2 milioni di euro.

Quanti, dei 280.000 avvisi, risultano errati ? Lo sapremo tra poco. In attesa dei responsi che abbiamo chiesto a Spacca e alla Corte dei Conti non ci consola il ricordo di quanto avvenne nel 2000, allorché assistemmo al primo tragicomico festival dei bolli auto. In quell’occasione quasi la metà degli avvisi risultarono sbagliati….

*consigliere regionale AN

06/01/2006





        
  



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