Una facoltà di Beni Culturali scissa dall'Università di Macerata. Questo è il dono che l'Ente universitario del fermano ha trovato sotto l'albero di Natale.

Secondo quanto emerso dall'ultima riunione del consiglio d'amministrazione dell'Euf, infatti, la volontà di avere una nuova facoltà scissa da quella di Macerata è unanime.

Un preside, una decina di professori, aule debitamente attrezzate, personale non docente e una biblioteca: questi i passi da compiere per avere una facoltà con tutti i numeri al posto giusto per essere al pari delle altre facoltà esistenti.

Ovviamente nell'ipotizzare una novità del genere è necessario fare i conti con il portafogli: la nuova facoltà comporterebbe una spesa piuttosto sostanziosa per i primi otto anni dopo di che gli insegnanti passerebbero alle dipendenze dello Stato. Non è escluso che si possa ovviare a tale "inconveniente" costituendo una cordata di imprenditori così come non si esclude la possibilità di chiedere un finanziamento alla provincia di Ascoli Piceno.

E non è escluso nemmeno il coinvolgimento di tutti i comuni della provincia di Fermo. Qualora si concretizzasse, quella della facoltà autonoma di Beni Culturali sarebbe una novità importante, volta ad aumentare l'offerta formativa che l'Ente Universitario del Fermano può garantire.