Giorni vivaci per la politica fermana in questo primo scorcio di 2006. Potrebbe essere l’aria delle amministrative a farsi già sentire, sta di fatto che la battaglia elettorale sembra partire da lontano, già da questi giorni. Uno dei tempi principali degli ultimi giorni è stato il vivace scambio di opinioni sui mezzi stampa tra il consigliere diessino Sandro Vallasciani ed il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio. Tutto partito dopo le considerazioni di fine anno svolte dalla maggioranza cittadina, in cui si sottolineava la corposa mole di lavori effettuati, con oltre 140 milioni di euro stanziati in lavori pubblici nell’arco di un quinquennio. Subito dopo, le critiche da parte del consigliere comunale della Quercia, che evidenziava diverse mancanze da parte del centrodestra al governo di Fermo, accusato di spot elettorali.

Risentita poi la replica del sindaco Di Ruscio, che in una nota precisava come l’operato della Giunta fosse sotto gli occhi della collettività, ed accusava la precedente Amministrazione, di cui lo stesso Vallasciani, invitato a parlare con maggiore cognizione di causa, aveva fatto parte, di scelte sbagliate, soprattutto in merito al piano regolatore, tali da imporre alla maggioranza dell’ultimo quinquennio diversi rallentamenti.

Non si è fatta attendere la nuova replica da parte di Vallasciani, che, caustico, ha proposto una caccia al tesoro per il ritrovamento, nella città, di investimenti e realizzazioni tali da rappresentare la cifra di 140 milioni di euro. Il consigliere diessino ha anche sottolineato, a suo giudizio, la gravità di considerare il project financing di Piazzale Carducci come un investimento pubblico, in quanto atto a portare proventi ai privati attraverso la vendita degli immobili che verranno costruiti. Poi, in chiusura, l’invito ad evitare una prosecuzione delle polemiche, per far fronte ad una città in crisi commerciale e produttiva, bisognosa quindi di una ventata politica nuova. In pratica, tanto rumore per nulla.