Se il centro destra non riesce a trovare un accordo sul nome di un unico candidato sindaco, il centro sinistra dopo aver individuato in Giovanni Gaspari l’unico candidato sindaco, ha già cominciato un’ intensa campagna di ascolto con l’amministrazione provinciale, con i sindaci dei comuni limitrofi , con la giunta regionale e da lunedì partiranno gli incontri con tutte le associazioni di categoria, i rappresentanti dei lavoratori, le organizzazioni sindacali, gli artigiani, i commerciali, le attività produttive e con i cittadini dei quartieri senza la mediazione dei rappresentanti.

 

Una grande campagna di ascolto che terminerà con un’assemblea cittadina e una convenction con la presentazione ufficiale del programma con il quale andare a chiedere il voto ai cittadini.

 

 

“Pensare di candidarsi a governare una città complessa come San Benedetto non è cosa semplice. Occorre avere molto tempo a disposizione, tempo per pensare e soprattutto una grande passione e un progetto ben preciso. È  indispensabile inoltre avere una squadra che mi sostenga, mi appoggi, mi aiuti in questo.

Come coalizione di centro sinistra non abbiamo l’idea di un solo uomo al comando, di un podestà. Data la complessità del territorio c’è bisogno che più attori entrino in campo; è necessario il coinvolgimento della città perché le scelte vanno condivise e non imposte.

Il mio livello di coinvolgimento è totale. Dedico tutto il tempo che ho a disposizione per portare avanti questa sfida così impegnativa, nella consapevolezza che governare San Benedetto è una cosa complessa ed impegnativa. Non lo si può fare per slogan. Occorre capacità, conoscenza dei problemi e del territorio.

Per quanto riguarda il coinvolgimento della città, abbiamo messo in cantiere una serie lunga di iniziative che ci ha visti impegnati fino ad ora in un’elaborazione interna ai partiti del centro sinistra, alle associazione, ai movimenti che sostengono la mia candidatura . Tutto il centro sinistra converge su di me, e non ci sono liste di sinistra che pensano di correre da sole. Il centro destra sfiderà un unico candidato.”

“Tutte le sfide sono incerte. Vincerà chi saprà dare un’idea di città più adeguata al passo dei tempi. Vincerà chi saprà dare risposte concrete. Voglio sperare che tutto questo lavoro,fatto di centinaia di incontri porti a formulare un programma che non sia un libro dei sogni ma un programma concreto in cui ci sia spazio anche per qualche grande idea che sia anche una speranza.

Una cosa non vogliamo fare: non vogliamo ripetere l’errore che è stato fatto dall’ultima amministrazione di centro destra che ha venduto degli inganni come ad esempio la promessa mai mantenuta  nel quartiere Ponterotto di una farmacia, di un centro d’aggregazione e di un ufficio postale. Oltre a non aver realizzato ciò, si è tentato anche di vendere le scuole e di imporre un termoconvertitore

“I rapporti con i partiti e i movimenti sono rapporti politicamente corretti e buoni.

In politica non esistono i rapporti di amicizia. In politica esistono le idee, i progetti e la condivisione. I rapporti di amicizia attengono ad un’altra sfera e quindi ci sono stati confronti seri, sinceri, approfonditi. Ci sono state delle divergenze ma si è lavorato sempre tutti insieme nell’ottica di comporre, di far prevalere l’idea della squadra e non del singolo…”

“È stato un rapporto politico utile, serio tra persone serie

Voglio precisare innanzitutto che c’è stata solamente una divergenza politica. Non abbiamo mai messo in discussione la serietà, l’onestà intellettuale delle proposte avanzate dal movimento. La divergenza era su un elemento importante: le primarie. Voglio ribadire ancora una volta che personalmente avrei voluto le primarie. In politica però, non possono prevalere gli interessi personali e a san Benedetto non c’erano le percentuali per fare le Primarie.

 Io avrei avuto tutto da guadagnare perché ne sarei uscito più forte

Abbiamo ragionato a lungo con Giuseppe Benigni e con il comitato di questa questione e alla fine l’intelligenza delle persone che compongono il comitato che comunque si riconoscono nel filone del centro sinistra, ci ha portato a dire che il comitato Benigni non correrà con una propria lista e non starà mai, in questa campagna elettorale,  in contrapposizione con il centro sinistra.”

Avendo la chiarezza nella proposta del progetto politico. Abbiamo lavorato da ottobre a dicembre per costruire una cornice di un programma e da dicembre fino ad oggi per la definizione delle linee strategiche all’interno di questo programma. Oggi abbiamo prodotto un lavoro che va in approfondimento che ci permette di dire che condividiamo quali sono le 5 linee guida, i 18 obiettivi e quali sono le 73 azioni che noi pensiamo di fare in questa città subito.La chiarezza sta nella chiarezza del progetto e in questo c’è una condivisione piena che va dall’Udeeur a Rifondazione con dentro i movimenti, le associazioni che sostengono la mia candidatura.

Bisogna partire dalla consapevolezza che San benedetto è una città che non può ospitare tutto. Deve fare delle scelte e le scelte.

San Benedetto è una città del turismo, del commercio, deve diventare la città del terziario avanzato ed è la città che deve vivere del mare e con il mare…”