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Ancora polemiche sul Prg di Fermo

Ascoli Piceno | L’intervento del presidente della provincia Massimo Rossi: “Sul Prg di Fermo polemica pretestuosa che danneggia le istituzioni”.

di Massimo Rossi


Pensavo che il varo del Piano regolatore di Fermo, avvenuto giovedì scorso in Consiglio provinciale, desse l’occasione per chiudere le polemiche e mettere in risalto lo straordinario lavoro svolto dalle strutture tecniche delle amministrazioni provinciale e comunale per portare a termine un corposo, complesso e delicato lavoro istruttorio, anziché lo spunto per attizzare ulteriori infondate e dannose polemiche.

Pur temendo che tale auspicio possa risultare vano in un momento fortemente condizionato dal clima preelettorale, vorrei ribadire il mio richiamo, in particolare nei confronti di coloro che ricoprono cariche istituzionali, ad un doveroso senso di responsabilità che non deve mai venir meno.

Ciò che chiedo è che il confronto anche acceso sulle questioni di merito tra le parti politiche faccia salve comunque le relazioni istituzionali tra Enti pubblici, da improntare doverosamente alla collaborazione, alla correttezza o, quantomeno, al decoro.

Non è serio e decoroso infatti dare a credere ai cittadini, come si continua a fare, che una Amministrazione Pubblica, inclusa la propria struttura tecnica, possa venir meno ai propri doveri per ragioni di parte.

Nessuno potrà raccogliere da una tale azione altro che danni alle coscienze ed ulteriore sfiducia nelle istituzioni.

Peraltro appare inverosimile per chiunque, ipotizzare anche lontanamente che il sottoscritto possa aver interferito su un’istruttoria tecnica condotta da funzionari provinciali riconosciti da tutti per serietà e competenza.

Al contrario, l’unica rispettosa sollecitazione prodotta dall’amministrazione provinciale nei confronti dei propri tecnici è stata quella di velocizzare l’iter istruttorio in questione, compatibilmente con la necessaria attenzione ad ogni dettaglio.

Pertanto a rischio di ripetermi, pur di dissolvere ogni falsità al riguardo, debbo ulteriormente precisare che:

1)      L’iter di approvazione del Piano, di per sé particolarmente complesso, in questo caso è stato ancor più articolato per la necessità di dover esaminare oltre ai corposi elaborati normativamente prescritti le quasi mille osservazioni pervenute. Di ognuna è stata redatta dai tecnici una scheda che ne sintetizza i contenuti e ne esplicita le controdeduzioni allo scopo di dar conto, doverosamente, dell’assoluta uniformità di giudizio adottata.

2)      Questo iter è stato condizionato dall’acquisizione di integrazioni e chiarimenti da parte della struttura tecnica del Comune, arrivati in Provincia in fasi successive tra il febbraio e l’ottobre 2005.

3)      Non vi è stato alcun disimpegno o tentativo di boicottaggio da parte della maggioranza consiliare in relazione alla possibile mancanza del numero legale al momento del voto in aula. Infatti, come risulta dai verbali della seduta, ai 14 consiglieri presenti sui banchi si aggiungevano altri due consiglieri (Cesetti e Donzelli) che, in relazione al ruolo politico ed istituzionale ricoperto a Fermo hanno ritenuto, per ragioni di correttezza politica, non partecipare dalla discussione e al voto. In caso di necessità gli stessi sarebbero potuti comunque rientrare in aula ed astenersi nel voto per coerenza con l’impostazione assunta. Ma anche nell’ipotesi che ciò non fosse avvenuto, le norme prevedono che i punti non discussi per mancanza di numero legale siano esaminati in seconda convocazione  entro 8 giorni!
 
Pur ribadendo dunque che il Piano regolatore di Fermo sarebbe stato comunque approvato, ringrazio nuovamente tutti i Consiglieri per il senso di responsabilità che hanno dimostrato in questa come in altre occasioni e spero che raggiunto questo traguardo si torni a lavorare, pur nell’appassionato confronto  dialettico,  per una progettualità costruttiva di cui i cittadini di Fermo sentono certamente il bisogno.

11/03/2006





        
  



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