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Commemorazione al cimitero di Pozza dei fatti dell’11 marzo 1944

Ascoli Piceno | Una cerimonia senza retorica, ma semplice e significativa. Tante le autorità civili e militari presenti e i cittadini, tutti uniti per rendere omaggio a quanti sacrificarono la propria vita per la libertà e la democrazia.

Una cerimonia senza retorica, ma semplice e significativa: la commemorazione dei fatti partigiani di Pozza e Umito dell’11 marzo 1944. La giornata è iniziata presso la piazza di Acquasanta Terme dove si sono radunati in tanti, non solo i partigiani dell’ANPI ma anche le scolaresche dell’Istituto comprensivo di Acquasanta Terme e numerosi cittadini, tutti uniti per rendere omaggio a quanti sacrificarono la propria vita per la libertà e la democrazia.

Il corteo ha quindi visitato la mostra della “Resistenza del Piceno” che raccoglie le testimonianze della lotta partigiana nel nostro territorio, allestita nella sede della comunanza agraria di Pozza. Successivamente i partecipanti hanno raggiunto il suggestivo cimitero internazionale dove ha avuto luogo la messa celebrata dal parroco di Pito, Pozza ed Umito, che nella sua omelia ha ricordato i valori della pace e della misericordia. La celebrazione è terminata con il saluto e l’omaggio delle autorità con la deposizione delle corone.

Tante le autorità civili e militari presenti, a partire dal presidente della Provincia Massimo Rossi, il sindaco di Acquasanta Terme, il vice presidente della Giunta Regionale, parlamentari e consiglieri provinciali, il presidente del comitato provinciale ANPI Tito Alessandrini e quello della sezione ANPI di Acquasanta Terme Giuseppe Tosti. Gli alunni degli istituti di Acquasanta hanno letto brani e considerazioni sugli ideali della pace, della resistenza e della memoria.

Tutti gli interventi commemorativi si sono succeduti sul filo della commozione, con l’auspicio che la memoria tragica del passato sia di ammonimento per un futuro di convivenza pacifica tra i popoli. La strada della violenza, della sopraffazione e della tirrannia è senza uscita, infatti solo nella pace, nella democrazia e nella libertà è possibile un futuro di sviluppo.

Nell’ambito delle celebrazioni della Resistenza nel Piceno, si svolgeranno altri due appuntamenti: sabato 18 marzo alle 10,30 a Montemonaco, preceduta dalla celebrazione di una Messa nella chiesa parrocchiale, si terrà la cerimonia per ricordare il sacrificio di 15 partigiani tra cui il giovane studente Enrico Bellesi che furono fucilati nella frazione di Tofe il 18 marzo 1944.

Infine sabato 1° aprile  avrà luogo a Castel di Croce di Rotella la cerimonia commemorativa dei fatti della lotta di liberazione che ebbero luogo a Rovetino il 9 marzo 1944 e a Castel di Croce il 12 marzo 1944, quando caddero Gino Capriotti, medaglia d’argento al valor militare, Livio Danesi, Antonio Tauro e Mario Mazzocchi, tutti fatti prigionieri e fucilati dai nazifascisti. Il programma prevede alle 10 la deposizione delle corone al monumento ai caduti a cui farà seguito la celebrazione della Messa.

11/03/2006





        
  



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