Alessandro Petacchi si aggiudica l'ultima tappa della quarantunesima Tirreno-Adriatico conclusasi come da consuetudine nella "Riviera delle Palme". Una tappa poco impagnativa ma nonostante tutto molto combattuta grazie ad una fuga e ad alcune forature che hanno infiammato la gara prima dello sprint finale.

I ciclisti partono da Campli, piccolo centro sito tra Teramo ed Ascoli Piceno e dopo aver superato il Tronto iniziano un tour dei colli piceni attraversando rispettivamente i comuni di Offida, Montalto, Cossignano e Ripatransone prima di scendere verso la riviera. Le strade tortuose di collina e l'andatura blanda del gruppo permettono la fuga dello spagnolo Joseba Albizu che scatta dopo 40 km dalla partenza.

L'iberico raggiunge un vantaggio massimo di 4 minuti  e 38'' ma una volta arrivato nel percorso di San Benedetto, che i corridori percorrerono per 7 volte,comincia a perdere inesorabilmente tutto il vantaggio acquisito complice il vento freddo che spira da nord e gli inseguitori che aumentano l'andatura. Al quinto passaggio sul traguardo Albizu è ripreso dal gruppo ed i velocisti iniziano a portarsi in testa  per preparare lo sprint finale.

Il leader della classifica Thomas Dekker fora a 20 km dall'arrivo ma riesce grazie ai suoi gregari a riportarsi nel gruppo, così si arriva allo sprint finale con il solito guizzo di Petacchi che usufruisce del grande lavoro dei compagni Velo e Zabel che gli tirano la volata. Al secondo posto si piazza l'australiano Robbie McEwen mentre terzo è l'altro italiano Paride Grillo.

Nessun problema per il giovanissimo Thomas Dekker che si aggiudica così la classifica generale (peccato per il ritiro del nostro Bettini vincitore delle prime2 tappe), seguito dal norvegese Joerg Jaksche e dall'ottimo Alessandro Ballan. Il miglior scalatore della corsa è Josè Rojas mentre la maglia ciclamino va ad Alessandro Petacchi.