Una precisazione è dobbligo a questa palese distorsione dei fatti
Ascoli Piceno | Catalucci: le famiglie bisognose stanno ancora aspettando
di Emidio Catalucci
In data 17 marzo 2006 il sindaco ha rilasciato un'intervista nella quale dichiarava: "Non possiamo comunque pagare noi l'errata programmazione della Regione. Ha creato l'ambito sociale che già costa tanto mantenerlo e poi ci obbliga a cofinanziare progetti che il territorio non vuole. Non lo dico solo io, ma anche gli altri sindaci. Si investe ad esempio sul trasporto a chiamata quando invece la necessità principale è l'assistenza domiciliare per gli anziani in difficoltà. Si sprecano solo soldi”.
Una precisazione è d’obbligo a questa palese distorsione dei fatti.
1 - Con decreto 7/SO5 del 25 novembre 2005 è stata assegnata all'Ambito sociale n. XXII, di cui Ascoli è capofila, la somma di euro 50351,91 proprio per l'assistenza domiciliare agli anziani a seguito della presentazione di un emendamento all'assestamento generale di bilancio della Regione Marche da parte del gruppo consiliare dei PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI. Sarebbe opportuno, dunque, sapere come mai il Sindaco non è al corrente di tale assegnazione di fondi e, magari, anche come tali fondi siano stati utilizzati o meno.
2 - Riguardo al minore trasferimento di fondi da parte della Regione Marche il Sindaco potrebbe consultarsi direttamente con il Governo Nazionale che ha tagliato 500 milioni di euro dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per l'anno 2005, dando luogo ad una protesta da parte di tutti gli Assessori Regionali alle Politiche Sociali, compresi quelli del Polo.
Proprio per questo in alcuni casi le Regioni si sono viste costrette a tagliare i trasferimenti ai Comuni che hanno dovuto ridurre i servizi alle famiglie che costeranno sempre di più. Solo il Comune di Ascoli spenderà quasi 500.000 euro in meno per i servizi sociali, considerati ad alta incidenza finanziaria
3 - Relativamente al fatto che l'Ambito Sociale costa mantenerlo, è particolarmente grave che sia proprio il Presidente del Comitato dei Sindaci dell'Ambito Sociale n. XXII ad affermarlo, screditando e svilendo il lavoro e il ruolo dell’ambito stesso.
Relativamente ai progetti, infine, non è vero che la Regione obbliga a cofinanziare progetti che il territorio non vuole.
Il comitato dei sindaci dell'Ambito sociale n. XXII, con Celani in qualità di Presidente, è sovrano; e ha approvato autonomamente il Piano di Zona triennale 2005-2007, nel quale sono state indicate le priorità di intervento, che la Regione Marche ha recepito. Se non si vuole attivare un servizio, ritenuto superfluo, dunque, può liberamente farlo, senza limiti o costrizioni imposti da altri.
Infine relativamente all'attenzione riservata al settore sociale dall'Amministrazione Celani basta guardare l'iter della concessione dei contributi della L.R. 30/98.
Le domande sono state presentate a dicembre, sono passati 100 giorni ed ancora il procedimento non è stato concluso e i fondi non sono stati erogati….e le famiglie bisognose stanno ancora aspettando!
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24/03/2006
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