Consulta regionale del volontariato
| ANCONA - Spacca: Protagonisti della coesione e della sicurezza sociale Rosario Pascucci riconfermato presidente per la durata della legislatura
il Presidente Spacca ha visitato, accompagnato dall'arch. Canti
“La presenza numerosa, in questa sala, di cittadini marchigiani impegnati in attività di volontariato, mi convince ulteriormente di quale sia il vero motivo della tenuta sostanziale della nostra regione, in ordine ai processi di coesione sociale, in un periodo così difficile e complesso come l’attuale”. Con queste parole il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha salutato le 1.070 organizzazioni di volontariato marchigiane che si sono riunite, questa mattina, ad Ancona, presso la Sala polivalente della Figc, per eleggere il nuovo presidente della Consulta regionale del volontariato.
L’assemblea ha riconfermato il presidente uscente, Rosario Pascucci (Croce Verde di Fermo), che resterà in carica per tutta la durata della legislatura.
Quella del volontariato, secondo Spacca, è una presenza determinante nelle Marche, con una tradizione così importante e una forza così consistente, da non poter passare, in alcun modo, inosservata. Il presidente della Regione ha poi ribadito l’interesse della Giunta regionale verso questo mondo, “che incide nel sistema regionale non solo in termini strettamente assistenziali, ma anche produttivi, dato il valore aggiunto offerto come ricchezze relazionali e solidali”.
Spacca ha ricordato che la coesione e la sicurezza sociale sono due punti essenziali della mozione programmatica dell’attuale esecutivo regionale. Un obiettivo che va raggiunto con l’apporto determinante del volontariato, le cui associazioni rappresentano snodi essenziali per promuovere una “governance condivisa”. Ricordando che il bilancio regionale non ha previsto tagli nel settore della sicurezza sociale, Spacca ha indicato, come essenziali, le revisione del Piano sociale regionale e della legge 328/2000 (di riforma dell'assistenza).
“In questo anno – ha concluso Spacca - la Regione ha implementato importanti strumenti di programmazione integrata, finalizzati alla costruzione di un sistema sanitario pubblico, equo, solidale e universalistico, calibrato pienamente con le esigenze del settore sociale e del sistema formativo marchigiano”.
All’incontro era presente anche l’assessore regionale alla Sanità, con delega al Volontariato, Almerino Mezzolani. Assicurando “grande attenzione” per questo settore (“Un valore importante per una comunità solidale, un patrimonio prezioso da non disperdere”), Mezzolani ha ribadito l’essenzialità delle organizzazioni di volontariato, soprattutto in campo sanitario: “Un quinto dei nostri concittadini si rivolge al volontariato e il 98% è soddisfatto dei servizi offerti”.
Tra i punti all’ordine del giorno della Consulta, oltre il rinnovo degli organismi di rappresentanza delle associazioni, figurava anche la presentazione dei dati sulle organizzazioni iscritte al Registro regionale, al 31 dicembre 2003, svolta dal Sistema informativo statistico della regione Marche, in collaborazione con l’Istat e curata dall’Osservatorio regionale sulle politiche sociali. Dalla rilevazione emerge una fotografia più che lusinghiera del volontariato marchigiano.
Nella regione, infatti, il numero delle associazioni, dal 1995 a oggi, è aumentato del 348,9%: una crescita molto superiore sia alla media nazionale, sia alla crescita media delle regioni del Centro Italia. In aumento anche il numero dei volontari (+122,9% dal 1995 al 2003). Tra le caratteristiche più salienti, la prevalenza di associazioni di piccole dimensioni, sia per il numero di volontari che vi operano, che per le risorse economiche di cui dispongono. Si tratta principalmente di associazioni che prestano la loro opera nel campo della sanità e dell’assistenza sociale. I volontari, invece, complessivamente 29.143, sono, per la maggior parte, uomini e sono persone di età compresa tra i 30 e i 54 anni, diplomate e occupate.
L’assemblea ha riconfermato il presidente uscente, Rosario Pascucci (Croce Verde di Fermo), che resterà in carica per tutta la durata della legislatura.
Quella del volontariato, secondo Spacca, è una presenza determinante nelle Marche, con una tradizione così importante e una forza così consistente, da non poter passare, in alcun modo, inosservata. Il presidente della Regione ha poi ribadito l’interesse della Giunta regionale verso questo mondo, “che incide nel sistema regionale non solo in termini strettamente assistenziali, ma anche produttivi, dato il valore aggiunto offerto come ricchezze relazionali e solidali”.
Spacca ha ricordato che la coesione e la sicurezza sociale sono due punti essenziali della mozione programmatica dell’attuale esecutivo regionale. Un obiettivo che va raggiunto con l’apporto determinante del volontariato, le cui associazioni rappresentano snodi essenziali per promuovere una “governance condivisa”. Ricordando che il bilancio regionale non ha previsto tagli nel settore della sicurezza sociale, Spacca ha indicato, come essenziali, le revisione del Piano sociale regionale e della legge 328/2000 (di riforma dell'assistenza).
“In questo anno – ha concluso Spacca - la Regione ha implementato importanti strumenti di programmazione integrata, finalizzati alla costruzione di un sistema sanitario pubblico, equo, solidale e universalistico, calibrato pienamente con le esigenze del settore sociale e del sistema formativo marchigiano”.
All’incontro era presente anche l’assessore regionale alla Sanità, con delega al Volontariato, Almerino Mezzolani. Assicurando “grande attenzione” per questo settore (“Un valore importante per una comunità solidale, un patrimonio prezioso da non disperdere”), Mezzolani ha ribadito l’essenzialità delle organizzazioni di volontariato, soprattutto in campo sanitario: “Un quinto dei nostri concittadini si rivolge al volontariato e il 98% è soddisfatto dei servizi offerti”.
Tra i punti all’ordine del giorno della Consulta, oltre il rinnovo degli organismi di rappresentanza delle associazioni, figurava anche la presentazione dei dati sulle organizzazioni iscritte al Registro regionale, al 31 dicembre 2003, svolta dal Sistema informativo statistico della regione Marche, in collaborazione con l’Istat e curata dall’Osservatorio regionale sulle politiche sociali. Dalla rilevazione emerge una fotografia più che lusinghiera del volontariato marchigiano.
Nella regione, infatti, il numero delle associazioni, dal 1995 a oggi, è aumentato del 348,9%: una crescita molto superiore sia alla media nazionale, sia alla crescita media delle regioni del Centro Italia. In aumento anche il numero dei volontari (+122,9% dal 1995 al 2003). Tra le caratteristiche più salienti, la prevalenza di associazioni di piccole dimensioni, sia per il numero di volontari che vi operano, che per le risorse economiche di cui dispongono. Si tratta principalmente di associazioni che prestano la loro opera nel campo della sanità e dell’assistenza sociale. I volontari, invece, complessivamente 29.143, sono, per la maggior parte, uomini e sono persone di età compresa tra i 30 e i 54 anni, diplomate e occupate.
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25/03/2006
il Presidente Spacca ha visitato, accompagnato dall'arch. Canti
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