Un bagno di folla quello che Fermo ha tributato nel pomeriggio al leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, arrivato per una tappa della campagna elettorale in vista delle ormai imminenti elezioni politiche.

Alcune migliaia le persone che hanno gremito Piazza del Popolo per ascoltare il vicepremier sui maggiori problemi del Paese: un popolo della destra particolarmente numeroso, che ha ascoltato Fini con attenzione, tributandogli numerose ovazioni, soprattutto nei momenti più accesi del comizio.

Tantissimi i temi affrontati dal politico, che oltre ai problemi di livello nazionale si è soffermato anche sulle necessità e le urgenze delle Marche e del fermano, a partire dal bisogno di un rilancio produttivo dell’impresa, per un distretto che rappresenta una risorsa importante e di rilievo per tutta la nazione. Lunga ed articolata la parentesi in merito a rapporti con l’Islam e guerra in Medio Oriente.

“Dobbiamo imparare a confrontarci con l’Islam, che non è nemico del nostro Paese e della nostra civiltà. Il nemico è il terrorismo, contro cui dobbiamo combattere con decisione e fermezza. Quanto alla guerra, il ritiro delle truppe dall’Iraq è nelle previsioni del Governo. E’ necessario spendersi per la pace, no certo sventolare bandiere multicolori”.

Un riferimento dal leader di An anche alle forze dell’ordine, alle quali Fini ha riservato parole di grande apprezzamento, garantendo il massimo sostegno dal centrodestra per il loro potenziamento. Critiche dure al centrosinistra ed al leader dell’Unione.

“Prodi è un fantoccio in mano ai vari Bertinotti e compagnia. La sinistra non può dare nessuna certezza al Paese, è un gruppo che non potrà mai accordarsi su niente. Noi non diciamo che va tutto bene. I problemi ci sono, ed abbiamo attraversato un periodo durissimo ed una congiuntura particolarmente difficile. Ma adesso il momento più arduo è passato e questo Governo ha lavorato seriamente, si regge su un programma condiviso da tutti e può fare ancora molto per migliorare l’Italia. Quella che ci aspetta sarà una vera battaglia elettorale, che possiamo vincere. E vi ricordo che se la Casa delle libertà vincerà ed An sarà il partito più votato, sarò io il prossimo Presidente del consiglio. Cerchiamo quindi di conquistare più voti possibile”.