Il consiglio provinciale ha inizio con la comunicazione dell’insediamento del consigliere provinciale il dottor Vagnarelli al posto del defunto Luigi Trivellizzi, quest’ultimo ricordato come un impegnato e stimato uomo politico nonché valido insegnate. Trivellizzi si è sempre impegnato nella vita riuscendo a raggiungere importanti risultati per se stesso e per gli altri, attualmente ricopriva nel consiglio provinciale la carica di capogruppo del Partito della Rifondazione Comunista.

 

Ha voluto contribuire al dibattito sul bilancio di previsione 2006 e pluriennale 2006/2008 anche il rappresentante degli immigrati il signor Epiphanè Yovo Dossou, sono sue le prime parole riferite a l’importante atto che il consiglio provinciale ha approvato nel pomeriggio di venerdì.

 

Il consiglio era iniziato nella mattinata di venerdì e si è protratto per molte ore in quanto i consiglieri provinciali hanno contribuito ad arricchire la proposta di bilancio presentando diversi emendamenti. Molti di questi sono stati respinti al momento della votazione tranne quello firmato dai consiglieri Mochi e Belleggia, che prevede la contrazione di un mutuo di 300.000 euro per interventi di manutenzione straordinaria dei corsi d'acqua del territorio provinciale, con particolare riferimento al Tenna e al Tronto.

 

In particolare è stato bocciato l’emendamento del consigliere Gialuigi Scaltritti e quello proposto da Vittorio Crescenzi e Pasqualino Piunti. Il primo prevedeva uno stanziamento di 1 milione di euro per la bretella viaria di collegamento tra zona S. Lucia e Ponterotto quale prolungamento della soprelevata provinciale. Il presidente Rossi ha specificato che nell'intesa quadro con lo Stato, tra le opere infrastrutturali prioritarie la regione Marche ha inserito anche la circonvallazione di S. Benedetto per un importo di 45 milioni di euro.

 

Quello proposto da Crescenzi e Piunti prevedeva lo stanziamento di 50.000 euro per le prefinali di Miss Italia, il presidente Rossi in questo caso ha dato la disponibilità a prevedere uno specifico contributo della provincia a sostegno della manifestazione.

 

L’intervento che fa una fotografia dell’attuale situazione politica all’interno della maggioranza consiliare è quello fatto dal consigliere Remo Bruni. Nel suo intervento il consigliere ripete più volte di essere estremamente soddisfatto dal lavoro svolto fin’ora dalla giunta Rossi. Parla a nome di tutto il gruppo dei Democratici di Sinistra e nell’intervento sottolinea come sia importante proporre e cercare di realizzare progetti ambiziosi, che aspirano ad un miglioramento socio-economico di tutti i cittadini della Provincia di Ascoli Piceno.

 

Come ricordava l’esponente di Forza Italia Antonio Albunia l’amministrazione provinciale è impegnata e contribuisce a redigere i Piani Regolatori delle piccole municipalità della provincia, ma è anche impegnata in Albania con un impegnativo progetto di pianificazione territoriale in un centro storico come quello di Girocastro (antica città che risale al XIII secolo su antichi insediamenti databili al IV-III sec. a.c.).

 

Progetti ambiziosi come la sfida sulle nuove forme di energia, il progetto del parco marino e la metropolitana di superficie. Sono solo alcuni dei progetti che vogliono dare al territorio Piceno una nuova connotazione, un nuovo impulso economico che guarda con attenzione all’ambiente e alle risorse disponibili.

 

Il presidente Rossi nel suo intervento precisa che per redigere il bilancio di previsione 2006 e pluriennale 2006/2008 ha prestato grande attenzione alle richieste fatte dagli attori socio-economici del territorio. Parla di un progetto politico amministrativo difficile da comporre per via delle difficoltà economiche della nazione e delle conseguenti ristrettezze finanziarie a cui le autonomie locali sono sottoposte.

 

Il bilancio presentato dall’amministrazione provinciale è la sintesi tra le tensioni, le aspirazioni progettuali e le risorse finanziarie disponibili, a queste il presidente aggiunge ancora una volta, il discutibile patto di stabilità. Un procedimento contabile che serve a non far “lievitare” il debito pubblico della nazione, che secondo la Corte dei Conti è rispettato dalle amministrazione locali ma, vista l’impennata negli ultimi anni, poco rispettato dal Governo.

 

Il presidente ribadisce che il Patto di Stabilità penalizza le amministrazione locali dato che pone dei limiti alle spese e non fa una valutazione complessiva tra le entrate e le uscite finanziarie, inoltre non premia le amministrazioni virtuose. In definitiva il presidente auspica che il nuovo Governo, qualsiasi esso sia, metta mano a questo limite che blocca lo sviluppo dei territori provinciali.

 

In definitiva il consiglio ha approvato un documento che dà una risposta integrata alle necessità del territorio della Provincia di Ascoli Piceno e che mira al miglioramento delle condizioni socio-economiche dei cittadini. Come ha riferito in consiglio il presidente “non è una lista della spesa o una lista di cose da fare, ma tra questo progetto politico amministrativo e il territorio c’è un legame che mira al raggiungimento di benessere diffuso”.