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Casini chiude ad Ascoli la sua campagna elettorale e lancia la candidatura di Amedeo Ciccanti

Ascoli Piceno | Casini: "Ciccanti ha una particolarità: non ha la sindrome di Stoccolma, cioè non è uno di quelli che si è innamorato di coloro che hanno voluto ripudiare con il marchio dell’infamia la storia della DC..."

di Paride Travaglini


Sono venuto qui perché ho un fortissimo senso di gratitudine e di amicizia nei confronti del vostro leader Amedeo Ciccanti che io credo che debba essere senatore di questa realtà perché un rompiscatole come lui non lo trovate più per difendere gli interessi del vostro territorio…
 
Inizia così il discorso del presidente Casini, tornato nel capoluogo Piceno dopo 12 anni presso lo storico teatro Ventidio Basso, colmo all’inverosimile. Molte le autorità intervenute, molti gli industriali. Presenti i vertici regionali dell’UDC, il segretario regionale Antonio Pettinari, il segretario Provinciale Paolo Turano, il consigliere regionale nonché candidato al senato Francesco Massi, i candidati alla Camera dei Deputati, Giuseppe Torquati e Gabriella Ceneri, il gruppo giovani UDC e il movimento femminile della Provincia di Ascoli.
 
A fare gli onori di casa, il sindaco di Ascoli Piceno Ing. Piero Celani, che ha ringraziato il Senatore Ciccanti per tutto quello che ha fatto a favore del territorio e della città di Ascoli: “anche nel bilancio comunale 2006, ha affermato il sindaco, c’è un contributo del Senatore Ciccanti: l’ultimo atto che hai fatto in Parlamento, Amedeo, a favore della nostra città, è stato il primo che noi abbiamo messo nel bilancio2006. Noi ti auguriamo di continuare a gestire queste risorse che hai portato qui ad Ascoli…
 
Un Ciccanti emozionato e commosso, ha poi preso la parola e ha ringraziato tutti coloro che “tengono in piedi i vessilli dello scudo crociato”: i giovani, il movimento femminile e tutti i dirigenti e i segretari dei partiti. Ciccanti ha poi messo in evidenza l’importante risultato ottenuto dall’UDC ad Ascoli: un 17 % che si spera di portare al 20 e ha ringraziato il popolo ascolano che lo ha sempre sostenuto nella sua attività politica.
 
Rivolgendosi poi al Presidente Casini, ha paragonato l’UDC alla squadra dell’Ascoli: “siamo una squadra povera ma dignitosa e orgogliosa di ciò che facciamo. Qui c’è tutto l’orgoglio dell’UDC.
Lottiamo col cuore, abbiamo una grande passione civile, un amore per Ascoli per le Marche, perl’Italia. Al centro dei nostri interessi c’è la persona, la famiglia. Al centro della nostra politica c’è il lavoro come realizzazione della personalità  Non ci interessa ne soldi nè potere che riteniamo servizio per realizzare il bene comune…”
 
Ciccanti ha poi  ribadito l’importanza di queste elezioni e la necessità a non disperdere il voto, invitando tutti a votare per l’UDC , “difensore dell’identità cristiana del nostro Paese”
 
E i valori e la modernizzazione sono stati i punti principali dell’intervento del Presidente Casini
 
“Se la politica non è difesa di valori, affermazione di ideali, se la politica  non ha una dimensione morale, la politica muore. Sono convinto che in questa campagna elettorale, non c’è uno scontro tra persone, tra leader ma uno scontro tra due visioni diverse del futuro dell’Italia e delle nostre famiglie. Noi siamo chiamati in questa campagna a difendere l’identità cristiana dell’Italia .Sto parlando della nostra civiltà,della nostra storia, della nostra tradizione…
 
Dunque Casini torna sui temi a lui molto cari: il rispetto della cultura, della nostra terra della famiglia. Una duro attacco alla sinistra e alle unioni omosessuali. È una cosa innaturale, dice Casini, Un uomo politico rispetta le diversità ma non la promuove come simbolo della normalità…  
 
Un monito anche a stare attenti a quello che avviene in Europa con l’eutanasia e la selezione di bambini con disabilità in Olanda, e le adozioni a coppie omosessuali in Spagna.
 
Chiuso il capitolo, il Presidente Casini affronta il problema della modernizzazione accusando la sinistra di dire no a tutte le scelte strategiche : ” la Confindustria dice che l’Italia non è competitiva. Io condivido ciò. Non è competitiva perché ha prevalso nella storia degli ultimi dieci anni la cultura dei no…Casini cita come esempio l’Energia e le opere pubbliche.
 
Il presidente riassume tutto quello che è stato fatto in questi 5 anni : la legge Biagi : “il centro sinistra, non si può permettere di dire che noi abbiamo avviato il precariato, noi l’abbiamo ridotto perché quando c’erano loro hanno fatto i CoCoCo  e una donna CoCoCo non aveva diritto né al congedo per la maternità., né alle ferie, cosa che adesso c’è con questi contratti… Parla di flessibilità “ il centro sinistra vorrebbe riportare il mercato del lavoro ad una rigidità che ci allontana dall’Europa e dalle scelte di modernizzazione”, della riforma della scuola , delle università e della magistratura, di cuneo fiscale e della tassa successione che la sinistra vuole rimettere.
 
Un invito infine a votare per l’UDC ed per il Sen. Ciccanti, “a cui si deve riconoscere il merito di fare vera politica, la politica nel territorio...”
 
Caro Ciccanti, conclude Casini, tu hai fatto una contabilità; noi dobbiamo vincere però anche nelle Marche, altro che 3 o 5 senatori perché questa non è una Regione di sinistra ma è una regione che ha un animo moderato.
Voi dovete votare alla Camera e al Senato l’UDC  perché vi diamo la possibilità non solo di mettere in cassaforte i vostri voti, che promettiamo di utilizzare e di investire come quello a cui vennero affidati 10 talenti ma anche perché avete un uomo affidabile di centro destra che rispetto a tanti moderati, amici della Margherita ha una particolarità: non ha la sindrome di Stoccolma, cioè non è uno di quelli che si è innamorato di coloro che hanno voluto ripudiare con il marchio dell’infamia la storia della DC. Ciccanti va votato perché noi abbiamo fatto una scelta di persone del posto, che conoscono la realtà e si battono per difenderla…”
 
Il Presidente ha poi visitato la città , e si è trattenuto con alcuni imprenditori tra cui Vincenzo Spinosi, famoso in tutto il mondo per i suoi maccheroncini. È poi ripartito alla volta di Venezia.

01/04/2006





        
  



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