A cena spesso si definiscono alleanze, anche quando, visto da fuori, sembrerebbe che tra i commensali ci sia burrasca. Durante la Giunta Martinelli Alleanza Nazionale spesso è stata accusata, a ragione o a torto, di essere litigiosa, a volte con gli alleati, altre volte addirittura all'interno.

Alleanza Nazionale, o almeno alcuni dei suoi dirigenti, è stata indicata da Martinelli come responsabile assoluta della sua decisione di dimettersi. E allora, dopo vari incontri tra il direttivo e anche con il Coordiamento provinciale e regionale, ecco venire fuori l'immagine di un partito coeso, che sa cosa vuole e con chi andare o no alle prossime amministrative. E il fatto che sullo stesso tavolo siano presenti tutti i dirigenti locali, oltre a Giulio Conti, Guido Castelli, Roberta Angelilli dimostra quanta voglia di lottare per vincere ci sia tra di loro.

Intanto la decisione di non rispondere alle dichiarazioni di Forza Italia, presa all'unanimità è un grosso merito. Dà l'idea di un partito che non vuole soffiare sul fuoco in un momento delicato, in cui si deve cercare di tamponare il vantaggio temporale del centro sinistra che, con Gaspari , sta lavorando in ogni settore della società civile e culturale.

Poi la dichiarazione di Giulio Conti, di Gigi Cava, di Pasqualino Piunti rilasciata separatamente ma che in pratica suonava all'unisono " Non rispondiamo a nessuno perchè siamo concentrati per battere il centrosinistra", dimostra appunto quanto riportato sopra.

E allora si cerca di capire meglio dalle parole successive di Pasqualino Piunti, che ringrazia prima Roberta Angelilli per essere presente "Il nostro partito è unito e in grande salita -ha dichiarato l'europarlamentare- Basta vedere il bagno di folla di Fini qui da voi, ma in tutte le piazze dove è stato".

Poi chiarisce ancora una volta le decisioni del partito. "Il percorso è tracciato- ha dichiarato l'ex vice sindaco - E' stato già confermato nei giorni scorsi quale sarà la strada da percorrere. Noi abbiamo fatto le nostre scelte, sentiremo gli alleati della Casa della libertà, pronti a trovare l'intesa ma dobbiamo essere anche celeri. Ormai non c'è più tempo di attendere".

E allora che scenario dobbiamo attenderci e dobbiamo attenderlo prima o dopo le politiche? Probabilmente la settimana che comincerà domani potrà essere decisiva per avere le risposte.