Le nuove figure professionali per i Beni Culturali nasceranno in città
Fermo | Si comincia a dettare la tempistica. Nel 2008 verrà istituita la Facoltà
Prima diploma di laurea, poi corso di laurea, ora facoltà. Dal 1 gennaio 2007 sorgerà a Fermo il Dipartimento in Beni Culturali, che preparerà la nascita della Facoltà nel 2008. A ufficializzare l’evento, la firma della nuova convenzione fra l’Università di Macerata e l’Ente Universitario del Fermano, avvenuta il 4 aprile nella sede del corso di Beni Culturali in via dell’Università a Fermo. “Siamo orgogliosi di questa scelta – ha detto il sindaco Saturnino Di Ruscio e presidente dell’Ente Universitario del Fermano – Fermo torna alle sue antiche origini di città universitaria. E’ stata sede accademica fino al 1826, poi c’è stato il ripristino degli studi universitari nel 1992 grazie all’Euf.
Con questo progetto l’Università si radicherà sempre più a Fermo e nella sua Provincia - ha continuato. La Facoltà, insieme al Dipartimento, porterà anche nuove opportunità di lavoro, con una presenza stabile di studenti, docenti, ricercatori e borsisti – ha aggiunto Di Ruscio.
“Era ora di ripensare al modello del corso di laurea in Beni Culturali – ha esordito il Rettore dell’Università di Macerata prof. Roberto Sani – la facoltà, che con il suo dipartimento nasce per la prima volta fuori dalla città di Macerata, creerà nuovi profili professionali altamente competitivi per il settore dei Beni Culturali, oltre a rappresentare un polo scientifico e culturale di rilievo per il Fermano – ha concluso. Il presidente onorario dell’Euf Mons. Cleto Bellucci ha ricordato: “questa facoltà arricchirà la conoscenza dell’arte che sta a significare conoscenza della storia; l’immagine, accettata dalla Chiesa, ci permette di riscoprire le origini di un popolo e la loro cultura”. Alla firma della convenzione erano presenti i componenti del Cda dell’Euf (fra cui il vicepresidente ing. Amedeo Grilli), il prof. Enzo Catani, presidente del corso di laurea in Beni Culturali, che fra le altre cose ha sottolineato “il successo di iscrizioni che sta riscuotendo il Master in economia, gestione e valorizzazione dei beni culturali. 30 fino a questo momento i partecipanti”.
Un master che in un certo qual modo anticipa le finalità e l’importanza della futura facoltà dove verrà insegnata una nuova concezione del bene culturale. “Un bene che da patrimoniale dovrà essere inteso nel senso di bene di fruizione, collettivo ed individuale – ha detto il prof. Massimo Montella che coordina il master - e dove la tutela del nostro patrimonio artistico e culturale va concepita più in termini di conservazione preventiva e programmata piuttosto che in quelli di restauro”.
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05/04/2006
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Kevin Gjergji