Era probabilmente l’ultimo momento clou della campagna elettorale per le politiche 2006. Passati ormai i leader di partito, tempo di chiusura della lunga corsa alle elezioni, e finale con il kinistro delll’Economia e vicepremier Giulio Tremonti, oggi a Fermo per un incontro pubblico al teatro dell’Aquila. Qualche ora prima, il Ministro ha incontrato la stampa locale alla sala multimediale di Fermo, per affrontare i nodi cruciali della battaglia elettorale ed i punti di forza del centrodestra.

Tra gli argomenti trattati, Tremonti ha insistito sull’importanza di dare forza alle piccole e medie imprese, tema molto sentito ovviamente in un territorio come il fermano, ed ha annunciato l’importanza di misure protezioniste per salvaguardare la produzione italiana contro l’invasione di prodotti cinesi. Una misura, secondo il ministro dell’Economia, incapace di reggere a lungo, ma efficace a breve e medio termine, per far rifiatare le imprese italiane e dar loro tempo e modo di riorganizzarsi al meglio. Necessario anche un potenziamento della rete di infrastrutture, indispensabili affinché l’Italia possa tornare competitiva sui mercati mondiali.

Un invito, per rinforzare le imprese, il ministro lo lancia anche agli industriali stessi, affinché si uniscano, creino libere associazioni tali da fronteggiare al meglio le sfide del mercato. Da Tremonti anche il via libera al discorso sul nucleare, di cui ormai si ricomincia a parlare con insistenza per fronteggiare eventuali crisi energetiche. Il vicepresidente del Consiglio parla anche di legge Biagi, uno dei punti più a lungo discussi durante gli innumerevoli contraddittori televisivi degli ultimi mesi.

“E’ una legge giusta, che ha dato occupazione a tantissimi giovani. Una legge di cui c’è bisogno e che dà grandi possibilità nel mercato del lavoro. Se non ci fosse una disposizione sulla flessibilità, ci troveremmo in una situazione di disagio sociale e di violenza come quella che vivono oggi i giovani francesi".

Infine l’annuncio del via libere per i rimborsi dai crack finanziari. "Chi ha subito perdite economiche per via di raggiri finanziari, caso più eclatante quello della Parmalat, verrà completamente risarcito".