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Tablino Campanelli: cambiare e rinnovare il potere dei politici di professione

San Benedetto del Tronto | Campanelli: "Siamo sicuri di andare al ballottaggio contro il gruppo dell’Unione. Non chiederemo nessun apparentamento con le altre liste del centro destra: né con la lista Martinelli, né con la lista Costantini."

di Paride Travaglini

Tablino Campanelli, candidato sindaco per la lista civica “San Benedetto per San Benedetto”.
Laureato in scienze politiche, amministratore della ditta International Tasu Srl, Consigliere di amministrazione ditta Sapa Srl e della Holding Opi Srl, membro direttivo sezione metalmeccanica Associazione Industriale e presidente del circolo Culturale Sambenedettese “L. Einaudi”, Tablino Campanelli è un po’ amareggiato dalla scarsa considerazione mostrata dagli organi di informazione nei confronti della sua lista: una lista non creata all’ultimo giorno ma pronta già da mesi e con un programma ben definito.
 
“San Benedetto per San Benedetto”,  un nome un programma… 
Lo slogan è nato dopo che abbiamo costato che San Benedetto è stata lasciata un po’ a se. C ’è quindi una ribellione dei sambenedettesi che vogliono riacquistare l’orgoglio di essere sambenedettesi. Tutto questo nasce da un progetto iniziato un anno e mezzo fa, un progetto che ci ha visto coinvolti in prima persona sul territorio con un gruppo di giovani appartenenti al circolo culturale “Luigi Einaudi” . Da li sono nate tutte una serie di richieste, di monitoraggio del territorio e abbiamo concretizzato di fare l’idea di fare la lista civica. Una lista civica a tutto campo: siamo al centro. Non abbiamo fatto come gli altri che all’ultimo momento si sono inventati liste civiche per trovare un posto dentro qualche coalizione, vedasi tutte le varie liste menzionate prima della chiusura dei giochi. Noi siamo rimasti lista civica. Ci hanno chiamato all’ultimo minuto per dire se volevamo partecipare con loro, noi abbiamo riaffermato la nostra autonomia; vogliamo essere autonomi e questa autonomia ci permetterà di arrivare al ballottaggio. È un’azione che abbiamo creato quasi di “sommossa” popolare. Stiamo lavorando sotto, stiamo arrivando direttamente al cittadino comune che si è stancato di essere spettatore passivo di questi giochi politici…
 
Come vede questa tornata elettorale? 
Siamo sicuri di andare al ballottaggio contro il gruppo dell’Unione. Non chiederemo nessun apparentamento con le altre liste del centro destra: né  con la lista Martinelli, né con la lista Costantini.
Il centro destra cinque anni fa, dopo solo tre mesi di governo ottenne il primato per la litigiosità. In questa tornata elettorale, vanno separati. Non si può capire quindi come ad un eventuale ballottaggio questi possano trovare quell’armonia tanto sperata e predicata. Noi ci poniamo non solo contro il centro destra ma anche contro il centro sinistra. Siamo lista civica , la vera civica e non civetta che serve solo ad allargare il consenso elettorale.
 
Trenta candidati: età media 37 anni . Come mai questa scelta di candidare tutti giovani e con poca esperienza politica? 
Per la necessità di un rinnovamento della classe dirigente. Persone socialmente ed eticamente pulite, persone che hanno dimostrato con il loro operato durante tutti i giorni di valere qualcosa, non necessariamente di essere professionisti super affermati, quindi in qualche modo vincolati da scelte o tanto meno essere politici doc. Noi vogliamo creare un elemento di rottura, vogliamo rompere con il sistema. Poi quello che succederà lo vedremo con il risultato elettorale.
 
Non c’è pericolo che andando a gestire la cosa pubblica con persone cosiddette della società civile, si paghi l’inesperienza politica e si danneggi così la città? 
I nostri candidati sicuramente non sono dei professionisti della politica. Al di là di qualcuno che ha militato per tanti anni in partito, quindi conosce un po’ il meccanismo procedurale della politica, gli altri comunque hanno vissuto microesperienze in politica e sicuramente il valore aggiunto non è dato dalla conoscenza certosina dei meccanismi, ma è dato dalla disponibilità delle persone, dalla capacità di moderare del sindaco e soprattutto dalle idee giovani ed innovative. Questo è quel che dobbiamo portare. Quindi non si rischia assolutamente di far governare la città a persone inesperte perché ognuno porta un minimo di esperienza per quello che è capace di fare. Abbiamo ingegneri, avvocati, professionisti, commercianti, imprenditori, abbiamo persone che operano a 360 gradi nel sociale e nel volontariato. Quindi noi rappresentiamo tutti. Va da sé l’idea nostra che è quella di far amministrare la città non da noi. Noi siamo consiglieri! La facciamo amministrare da persone che sono capaci: verranno individuate persone che ricopriranno ruoli fondamentali ma che sono assolutamente capaci di svolgere quel ruolo. Noi dobbiamo solo controllare, approvare e dare l’indirizzo politico alle attività che i cittadini si aspettano siano fatte per migliorare la condizione economica, e sociale, e di la vita a San Benedetto. 
 
In questi giorni si assiste a confronti fra tutti i candidati sindaci. Lei non ha mai preso parte ad alcuno. Paura di confrontarsi o cosa? 
C’è un motivo ben preciso. Al mercato delle pulci non conviene andare perché si possono trovare robe vecchie, robe sfasciate. Magari qualche amante dell’antiquariato potrebbe trovare qualcosa che lo attragga . Siccome noi siamo per qualcosa di innovativo, anche a livello di comunicazione abbiamo scelto un’altra strada perché questi confronti a tavolino con gli altri candidati ( tra l’altro sembra che tutti siano in qualche modo impauriti l’uno dell’altro e non vogliono infastidirsi più di tanto), servono a poco. Noi riteniamo che il confronto vada portato direttamente sui luoghi con le persone interessate. Non più il politico sindaco, ma il cittadino sindaco. Nella nostra lista ci sono rappresentanti delle varie realtà e dei vari quartieri che conoscono già quali sono i problemi e le esigenze.
Preferisco andare a confrontarmi direttamente con le persone, con i cittadini ed è da qui che nasce il programma….
 
Ieri ad un confronto a suo posto si è presentato un candidato della sua lista. Ciò stona un po’ con quanto affermato fino a questo momento… 
Voglio precisare che la persona si è presentata si è presentata in qualità di cittadino e per una sua scelta personale. Il fatto di aver detto che faceva parte della nostra lista è stato solo un fatto di  educazione…  
 
E a proposito di programma: quale le priorità per San Benedetto, per il rilancio della città? 
Il nostro programma, potrebbe sembrare limitato paragonato agli estesi e faraonici programmi delle varie denominazioni politiche, programmi che rimangono belle idee sulla carta per oltre il 95%. Tutti parlano di programmi: Cosa è stato fatto in questi anni? Tutti parlano di rilancio di turismo. Come? Trasformando gli alberghi in residence?
Noi puntiamo a far ritornare San Benedetto agli anni d’oro. Rilancio dell’artigianato locale e riqualificazione del centro storico
Tra le cose più importanti i lavori pubblici e in particolar modo il Piano regolatore che va discusso in consiglio comunale aperto a tutti i cittadini. Abbiamo individuato aree edificabili per realizzare alloggi popolari, convenzionati ed agevolati. Importante la riqualificazione del teatro Pomponi da destinare per congressi, sala, audizioni. In ambito sociale c’è bisogno di potenziare le strutture sanitarie per l’assistenza domiciliare per favorire la permanenza dell’anziano nel suo ambiente affettivo e di vita. Altro punti importanti: tutela dell’ambiente, lotta agli sprechi economici ed amministrativi e per quanto riguarda la scuola ed i minori una serie di interventi fondamentali tra i quali, mensa gratuita negli asili pubblici e libri di testo gratuiti agli studenti della scuola media
 
Nel caso in cui vi trovaste a fare l’ago della bilancia con chi vi schierereste? 
Accordo programmatico. Noi abbiamo delle priorità nel nostro programma e chiederemo che quelle priorità siano rispettate. Saremo i controllori per quelle priorità e per quelle esigenze che i cittadini sentono ai fini dello sviluppo della città. Dovranno rispettare le nostre priorità altrimenti ognuno per la sua strada…

11/05/2006





        
  



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