Pippo Pollina: Europa Tour recital
Porto Sant'Elpidio | Organizzato dalla Fondazione Progetto Città&Cultura di Porto SantElpidio, TAM Tutta unAltra Musica. Con il Patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno e il Comune di Porto SantElpidio
Si è svolto ieri presso la Limonaia di Villa Baruchello alle ore 21.30 il concerto di Pippo Pollina. Il nuovo recital per l’Europa, lui voce, piano e chitarra, accompagnato dalle magistrali chitarre di Enzo Sutera ha in calendario oltre 80 concerti (ma saranno alla fine almeno 120, di cui non meno di 50 in Germania).
Lo spettacolo, in chiave assolutamente teatrale, quasi un recital "solo", prevede, in Italia, la presenza della voce narrante e canto di Serena Bandoli che leggerà in scena, per introdurre le varie canzoni e contestualizzarle nell' intensa avventura umana e artistica di Pollina, spezzoni di un libro biografico a breve in uscita, scritto da Jonathan Giustini per Stampa Alternativa.
La storia di questo originale cantautore di Palermo, Pollina è nato nel maggio del 1963, inizia come giornalista nella redazione del giornale “I Siciliani”, fino al momento dell’uccisione del suo fondatore Giuseppe Fava nel 1985, quando Pollina decide di andare via dall’Italia in cerca di nuove esperienze. Aveva comunque già partecipato nel 1979 alla costituzione del gruppo degli Agricantus con i quali ha mosso le sue prime esperienze in ambito musicale, girando e suonando per l’Italia e la Sicilia, riproponendo un repertorio musicale che all’epoca in pochi avevano il coraggio di eseguire. Trascorre tre anni in giro per l’Europa, vivendo e suonando per le strade e le piazze. Scoperto durante un concerto di strada a Lucerna dal cantautore svizzero Linard Bardill, inizia la sua nuova vita.
Oggi Pippo Pollina vive a Zurigo dove è diventato un autore di culto e di grande successo. La sua avventura italiana inizia dunque nel 1998 grazie ad un folgorante incontro con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, allora Parlamentare europeo e quindi frequentemente in giro per l’Europa, specialmente in Germania. La sua cara Palermo. Tanto amata e cantata in tante canzoni. Una per tutte Per dimenticare Palermo. Pippo Pollina ha l’occasione, dopo tanti anni, di riappropriarsi della sua città, della sua memoria e in un certo senso di parte della sua vita e di presentare il suo disco a Villa Niscemi insieme appunto al sindaco Orlando. E’ l’inizio ufficiale di una nuova vita.
La speranza e l’occasione pratica di tornare in Italia grazie anche ad un tour estivo che da lì a poco, in contemporanea con l’uscita de Il giorno de il falco, prende il via. Una breve tournèe, a cui risale anche il fondamentale incontro con il suo produttore e manager italiano, Rambaldo Degli Azzoni, nella quale per cinque date suona insieme al grande jazzista Charlie Mariano. Il repertorio che Pippo presenta comprende canzoni scelte tra i suoi sei album, praticamente sconosciuti in Italia, ma già ricche di pathos e poesia, proprio per il fatto di essere in molti casi assai popolari nella mitteleuropa.
Tra tutte basterà ricordare Questa Nuova Realtà, cantata insieme a Constantin Wecker, singolo che ha venduto nella sola Germania oltre 200.000 copie e Leo, brano dedicato a Leo Ferrè, tratto dall’album Dodici Lettere D’amore, pezzo scritto insieme a George Moustaki, atto d’amore verso un grande padre spirituale.Al suo attivo, sintomo inequivocabile della grande popolarità raggiunta in Europa, esiste anche un libro intervista, Camminando Camminando, realizzato da Benni Vigne, critico musicale del “Tagen Anzeiger” e pubblicato nel 1997 dalla casa editrice svizzera Facteon Verlag, che contiene la raccolta integrale delle liriche delle sue canzoni.
Nel gennaio del 1999, con l’uscita promozionale di un nuovo singolo dal titolo Ken, prima ufficiale pubblicazione della nuova etichetta Storie di Note, canzone ispirata alle epiche gesta del mitico eroe dei fumetti Ken Parker – la copertina del cd è stata realizzata per l’occasione dallo stesso Ivo Milazzo, inventore di Ken Parker – riparte con un lungo tour di diciassette date che lo vede girare l’Italia e poter finalmente presentare in spazi adeguati il suo ricco repertorio. Nel 2000 ritorna in Italia con Rossocuore. Una produzione ricchissima.
Sfavillante di suoni e di collaborazioni illustri. Una produzione che saluta inoltre l’ufficiale avvento di una nuova realtà discografica: Storie di Note. Una casa discografica attenta alla nuova musica d’autore. Forte di una distribuzione indipendente capillare sul territorio. Nel 2002 viene pubblicato Versi per la libertà, che conferma la grande poesia e l’impegno civile di un artista unico nel panorama attuale della canzone d’autore italiana. Si comincia con un grande cavallo di battaglia di Pippo Pollina, Il Giorno del Falco, qui eseguita insieme agli Inti-Illimani, per arrivare Leo, omaggio a Leo Ferrè, e scritto insieme a George Moustaki, è qui in una versione che si commenta da sola: Pippo Pollina negli Abbey Road Studios con la London Session Orchestra.
E poi 19 luglio ’92 e Pristina 99 , due brani che affrontano tematiche storiche e civili a noi vicine: la strage Borsellino e la guerra nell’ex Jugoslavia. Infine un piccolo capolavoro: Amsterdam , una delle due covers del disco con Ambrogio Sparagna all’organetto e Rita Marcotulli all’armonium, due tra i più importanti musicisti che esistano oggi in Italia. Nel mese di aprile 2003 è uscita una interessante raccolta antologica, Camminando, prodotta dalla rivista Indipendent Music in collaborazione con Storie di Note, che ha portato la musica di Pollina nelle edicole delle principali città italiane, per raggiungere un nuovo e più vasto pubblico di ascoltatori. A settembre dello stesso anno, esce in Italia il suo ultimo album, Racconti brevi, sempre per l’etichetta Storie di note.
Per raccontare queste storie Pollina si è contornato di musicisti di altissimo livello provenienti da tutto il mondo (tra gli altri: Saturnino al basso, elemento fisso nella band di Jovanotti, il percussionista Hossam Ramzy già al fianco di Peter Gabriel e Pino Daniele, il grande chitarrista Robbie McIntosh già in tour con Paul McCartney e Dire Straits, John Themis arrangiatore delle canzoni di Boy George) e addirittura da un’intera orchestra, la International Symphony Orchestra di Kiev, composta da ben 70 elementi.
Il disco è stato completamente registrato a Londra presso gli Spheres Studios, dove Pollina ha potuto raccogliersi e lavorare per un lungo periodo riuscendo a raggiungere in questo suo nuovo disco il respiro di un’opera veramente senza confini. Da non dimenticare il fatto che Pippo Pollina ogni anno tiene in giro per l’Europa centinaia di concerti.
In pratica è un artista perennemente in tour. Da ricordare a questo proposito soltanto il grande tour effettuato in Germania tra il 1993 e il 1994 (ben 75 date) in compagnia di Kontastin Wecker, dal titolo Uferlos (Senza sponde); un concerto che si proponeva tra le altre cose anche di dare un messaggio forte e chiaro contro le violenze e gli omicidi dei neonazisti perpetrati nei confronti degli immigrati in Germania in quel particolare periodo.
Lo spettacolo, in chiave assolutamente teatrale, quasi un recital "solo", prevede, in Italia, la presenza della voce narrante e canto di Serena Bandoli che leggerà in scena, per introdurre le varie canzoni e contestualizzarle nell' intensa avventura umana e artistica di Pollina, spezzoni di un libro biografico a breve in uscita, scritto da Jonathan Giustini per Stampa Alternativa.
La storia di questo originale cantautore di Palermo, Pollina è nato nel maggio del 1963, inizia come giornalista nella redazione del giornale “I Siciliani”, fino al momento dell’uccisione del suo fondatore Giuseppe Fava nel 1985, quando Pollina decide di andare via dall’Italia in cerca di nuove esperienze. Aveva comunque già partecipato nel 1979 alla costituzione del gruppo degli Agricantus con i quali ha mosso le sue prime esperienze in ambito musicale, girando e suonando per l’Italia e la Sicilia, riproponendo un repertorio musicale che all’epoca in pochi avevano il coraggio di eseguire. Trascorre tre anni in giro per l’Europa, vivendo e suonando per le strade e le piazze. Scoperto durante un concerto di strada a Lucerna dal cantautore svizzero Linard Bardill, inizia la sua nuova vita.
Oggi Pippo Pollina vive a Zurigo dove è diventato un autore di culto e di grande successo. La sua avventura italiana inizia dunque nel 1998 grazie ad un folgorante incontro con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, allora Parlamentare europeo e quindi frequentemente in giro per l’Europa, specialmente in Germania. La sua cara Palermo. Tanto amata e cantata in tante canzoni. Una per tutte Per dimenticare Palermo. Pippo Pollina ha l’occasione, dopo tanti anni, di riappropriarsi della sua città, della sua memoria e in un certo senso di parte della sua vita e di presentare il suo disco a Villa Niscemi insieme appunto al sindaco Orlando. E’ l’inizio ufficiale di una nuova vita.
La speranza e l’occasione pratica di tornare in Italia grazie anche ad un tour estivo che da lì a poco, in contemporanea con l’uscita de Il giorno de il falco, prende il via. Una breve tournèe, a cui risale anche il fondamentale incontro con il suo produttore e manager italiano, Rambaldo Degli Azzoni, nella quale per cinque date suona insieme al grande jazzista Charlie Mariano. Il repertorio che Pippo presenta comprende canzoni scelte tra i suoi sei album, praticamente sconosciuti in Italia, ma già ricche di pathos e poesia, proprio per il fatto di essere in molti casi assai popolari nella mitteleuropa.
Tra tutte basterà ricordare Questa Nuova Realtà, cantata insieme a Constantin Wecker, singolo che ha venduto nella sola Germania oltre 200.000 copie e Leo, brano dedicato a Leo Ferrè, tratto dall’album Dodici Lettere D’amore, pezzo scritto insieme a George Moustaki, atto d’amore verso un grande padre spirituale.Al suo attivo, sintomo inequivocabile della grande popolarità raggiunta in Europa, esiste anche un libro intervista, Camminando Camminando, realizzato da Benni Vigne, critico musicale del “Tagen Anzeiger” e pubblicato nel 1997 dalla casa editrice svizzera Facteon Verlag, che contiene la raccolta integrale delle liriche delle sue canzoni.
Nel gennaio del 1999, con l’uscita promozionale di un nuovo singolo dal titolo Ken, prima ufficiale pubblicazione della nuova etichetta Storie di Note, canzone ispirata alle epiche gesta del mitico eroe dei fumetti Ken Parker – la copertina del cd è stata realizzata per l’occasione dallo stesso Ivo Milazzo, inventore di Ken Parker – riparte con un lungo tour di diciassette date che lo vede girare l’Italia e poter finalmente presentare in spazi adeguati il suo ricco repertorio. Nel 2000 ritorna in Italia con Rossocuore. Una produzione ricchissima.
Sfavillante di suoni e di collaborazioni illustri. Una produzione che saluta inoltre l’ufficiale avvento di una nuova realtà discografica: Storie di Note. Una casa discografica attenta alla nuova musica d’autore. Forte di una distribuzione indipendente capillare sul territorio. Nel 2002 viene pubblicato Versi per la libertà, che conferma la grande poesia e l’impegno civile di un artista unico nel panorama attuale della canzone d’autore italiana. Si comincia con un grande cavallo di battaglia di Pippo Pollina, Il Giorno del Falco, qui eseguita insieme agli Inti-Illimani, per arrivare Leo, omaggio a Leo Ferrè, e scritto insieme a George Moustaki, è qui in una versione che si commenta da sola: Pippo Pollina negli Abbey Road Studios con la London Session Orchestra.
E poi 19 luglio ’92 e Pristina 99 , due brani che affrontano tematiche storiche e civili a noi vicine: la strage Borsellino e la guerra nell’ex Jugoslavia. Infine un piccolo capolavoro: Amsterdam , una delle due covers del disco con Ambrogio Sparagna all’organetto e Rita Marcotulli all’armonium, due tra i più importanti musicisti che esistano oggi in Italia. Nel mese di aprile 2003 è uscita una interessante raccolta antologica, Camminando, prodotta dalla rivista Indipendent Music in collaborazione con Storie di Note, che ha portato la musica di Pollina nelle edicole delle principali città italiane, per raggiungere un nuovo e più vasto pubblico di ascoltatori. A settembre dello stesso anno, esce in Italia il suo ultimo album, Racconti brevi, sempre per l’etichetta Storie di note.
Per raccontare queste storie Pollina si è contornato di musicisti di altissimo livello provenienti da tutto il mondo (tra gli altri: Saturnino al basso, elemento fisso nella band di Jovanotti, il percussionista Hossam Ramzy già al fianco di Peter Gabriel e Pino Daniele, il grande chitarrista Robbie McIntosh già in tour con Paul McCartney e Dire Straits, John Themis arrangiatore delle canzoni di Boy George) e addirittura da un’intera orchestra, la International Symphony Orchestra di Kiev, composta da ben 70 elementi.
Il disco è stato completamente registrato a Londra presso gli Spheres Studios, dove Pollina ha potuto raccogliersi e lavorare per un lungo periodo riuscendo a raggiungere in questo suo nuovo disco il respiro di un’opera veramente senza confini. Da non dimenticare il fatto che Pippo Pollina ogni anno tiene in giro per l’Europa centinaia di concerti.
In pratica è un artista perennemente in tour. Da ricordare a questo proposito soltanto il grande tour effettuato in Germania tra il 1993 e il 1994 (ben 75 date) in compagnia di Kontastin Wecker, dal titolo Uferlos (Senza sponde); un concerto che si proponeva tra le altre cose anche di dare un messaggio forte e chiaro contro le violenze e gli omicidi dei neonazisti perpetrati nei confronti degli immigrati in Germania in quel particolare periodo.
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14/05/2006
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