Pietro D’Angelo, politico di vecchia data, biologo, ex ricercatore presso l’Istituto superiore della Sanità e all’Università “La Sapienza” di Roma. Tra i fondatori dei Verdi Marchigiani, è stato consigliere comunale di San benedetto del Tronto. E consigliere regionale dei Verdi delle Marche dove ha ricoperto il ruolo di Presidente della IV commissione consigliare “Ambiente territorio e trasporti.”. Tra gli impegni più significativi, : l’istituzione di aree verdi urbane a San benedetto del tronto, l’istituzione della riserva naturale della Sentina, la messa in sicurezza del fiume Tronto, la realizzazione del casello autostradale di Grottammare.

 

Come vede questa tornata elettorale? 

“È una tornata elettorale molto impegnativa. La coalizione di centro sinistra ha fatto un grande lavoro per presentarsi unita. Con un programma attento che abbiamo discusso con tutte le forze della coalizione, dovrebbe riuscire a captare l’attenzione della gente. È importante il rilancio di questa città perché una città che voglia vivere di turismo abbia i suoi servizi: impianti sportivi, parcheggi, viabilità, arie verdi , valorizzazione del patrimonio arboreo e quant’altro per una migliore qualità della vita

 

Quale il ruolo dei Verdi all’interno della coalizione? 

Il ruolo dei Verdi, all’interno della coalizione è quello di vigilare sul tipo di sviluppo urbanistico, che deve essere uno sviluppo ordinato e nelle regole.

È necessario recuperare quell’immagine turistica che in parte è stata mortificata negli ultimi anni.

Questa città, ha come principale forma economica il turismo. Il turismo è legato ai servizi ed i servizi sono legati alla qualità della vita per cui a noi ci ritrova perfettamente in sintonia perché da sempre operiamo per una migliore qualità della vita dei cittadini

 

Quali le priorità per il rilancio di san Benedetto? 

Realizzazione di aree verdi attrezzate, riqualificazione del patrimonio arboreo, viabilità e parcheggi , realizzazione di piste ciclabili. Abbiamo come obiettivo - già in Regione come consigliere ho fatto una legge che favoriva la costruzione di piste ciclabili - quello di collegare la costa ad Ascoli Piceno lungo tutto l’argine nord del Fiume Tronto. È necessario infine mettere in sicurezza l’ultimo tratto del Tronto – ci sono 30 miliardi fermi da 5 anni -  per tutelare  chi abita in quella zona.