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Piano di sviluppo provinciale:"al via la fase di predisposizione"

| MACERATA - Afferma Giulio silenzi:"La predisposizione del nuovo Piano di sviluppo provinciale sarà l’occasione per dare un impulso al dibattito sullo sviluppo del nostro territorio".

La predisposizione del nuovo Piano di sviluppo provinciale sarà anche l’occasione per dare un impulso determinante al dibattito sullo sviluppo del nostro territorio, uscendo da localismi e da condizionamenti”. Lo ha detto il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, introducendo la riunione della Conferenza provinciale delle autonomie convocata anche per comunicare all’assemblea dei Sindaci e dei Presidenti delle Comunità montane maceratesi la composizione del gruppo di lavoro incaricato di preparare il Piano e le metodologie con le quali esso intende muoversi.

Nei prossimi mesi continuo e serrato sarà il confronto con le parti sociali e i rappresentanti degli enti locali della provincia su tutte le problematiche relative all’economia locale “inserendole in un contesto di scenari e di prospettive condivise”. Silenzi ha auspicato la massima partecipazione delle rappresentanze sociali, economiche ed istituzionali del territorio, affinché il Piano possa essere il più rispondente alle reali esigenze di sviluppo delle provincia nel suo complesso.
La professoressa Gloria Cristalli, pro-rettore dell’Università di Camerino, intervenuta a nome del Gruppo di lavoro costituito da docenti e ricercatori dell’ ateneo camerte e di quello di Macerata, ha indicato le tre fasi che saranno percorse per giungere alla predisposizione del Piano: l’acquisizione dei dati e delle informazioni, la concertazione e quindi la stesura del documento finale.

Base di partenza per il lavoro da svolgere è il “Documento per lo sviluppo e la competitività del sistema economico maceratese” stilato unitariamente dal Tavolo di concertazione (la cosiddetta “cabina di regia”) che la Provincia di Macerata ha istituito nel 2005 con le forze economico-produttive e sociali, già presentato in un incontro pubblico nel febbraio scorso. Quel documento individua alcuni “interventi mirati ed incisivi a sostegno del sistema locale, tali da valorizzarne i punti di forza, aggredendo i fattori critici”. Inoltre esso indica alcuni settori su cui “orientare risorse e ed impegnare vecchia e nuova occupazione”: infrastrutture, produzione e distribuzione di energia compatibile, mobilità, comunicazione, turismo e beni culturali, agricoltura multifunzionale, sviluppo sostenibile, commercio e sviluppo dei centri storici, servizi pubblici locali.

Il gruppo di lavoro incaricato di predisporre il Piano di sviluppo provinciale è composto da dieci docenti e ricercatori delle Università di Macerata e Camerino. Essi sono: Gloria Cristalli, prorettore e delegato alla ricerca e sviluppo e trasferimento tecnologico, coordinatore del gruppo che fa capo all’ateneo camerte; Francesco Ansaloni, economista agrario ed esperto in problematiche di analisi delle filiere agroalimentari; Stefano Belardinelli, aziendalista ed esperto di servizi pubblici; Patrizia David, sociologa economica ed esperta in mercato del lavoro; Massimo Sargolini, architetto esperto di progettazione del paesaggio e pianificazione urbanistica; Michele Corsi, preside della facoltà di Scienze della Formazione e coordinatore del gruppo di docenti dell’ateneo maceratese; Francesco Adornato, docente di diritto agrario; Guido Cozzi, docente di economia dell’informazione; Luca De Benedictis, docente di economia internazionale; Massimo Montella, docente di economia e gestione dei beni culturali.

17/05/2006





        
  



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