La cucina del futuro è di un sambenedettese: Enzo Eusebi presenta Not for Food
San Benedetto del Tronto | Dopo aver riscosso successo al salone del mobile di Milano, la nuovissima cucina in fibra di carbonio della Berloni andrà in esposizione al Moma di New York.
di Adamo Campanelli

Enzo Eusebi
Si chiama “Not For Food”, ha un "papà", l’architetto sambenedettese Enzo Eusebi ed è distribuita dall’azienda “Berloni”, identikit della cucina del futuro in fibra di carbonio un’innovativa concept-kitchen, studiata su misura per soddisfare le necessità del vivere quotidiano del prossimo futuro. Questo spazio cucina sintetizza il processo evolutivo del marchio Berloni, da azienda leader nel mercato delle cucine a realtà in grado di fornire ai consumatori una risposta completa per l’arredo di tutta la casa.
Il nuovo progetto dal nome Not for food è stato affidato, in collaborazione con l’Ufficio Progettazione Berloni, ad Enzo Eusebi (Nothing Studio) recentemente emerso sulla scena internazionale per la qualità della ricerca e della sperimentazione nell’architettura e del design contemporaneo.
Not for food vuole ripensare le possibilità legate all’uso dell’intero spazio cucina per la famiglia contemporanea. E’ un nuovo modo di interpretare la zona cucina con materiali innovativi.
”Una cucina che non può essere concepita solo in termini spaziali- afferma Enzo Eusebi- ma, necessariamente, mediante un concetto più esteso, in grado di includere gli aspetti sociali che scaturiscono dalle caratteristiche di un luogo che tende sempre di più a non chiudersi all’interno dello spazio casa. Di contro, la zona cucina, in una concezione più estesa, potrebbe essere pensata come un “non-luogo” caratterizzato da un'altissima domanda di riconfigurazione secondo schemi precisi e dettati da una ripetizione periodica: l'ambiente per una colazione in corsa, la sala dove trasferire l'ufficio per riunioni di lavoro, il rifugio in cui andare a studiare o l’area per incontrarsi”.
Il progetto, che integra innovazione formale e tecnologica, è realizzato in materiali compositi avanzati (fibre di carbonio). Il sistema integrato di mobili si ispira al concetto di spazio aperto e si adatta particolarmente ad ambienti privi di pareti divisorie; si trasforma in due mobili secondo l’uso temporale legato al giorno. Il primo, più propriamente operativo, contenente le funzioni avanzate dello “spazio cucina” ed il secondo del “lavoro/relax” durante il quale si può godere rilassati un massaggio (poltrona), ascoltare musica, lavorare attraverso internet. La scelta dei colori è rigorosa bianco lucido per la seduta e nero opaco per il resto. Gli accessori sono in vetro colorato nero.
Dopo aver riscosso successo al salone del mobile di Milano, la nuovissima cucina in fibra di carbonio andrà in esposizione al “Moma” di New York e farà il giro per tutto il mondo.
Il nuovo progetto dal nome Not for food è stato affidato, in collaborazione con l’Ufficio Progettazione Berloni, ad Enzo Eusebi (Nothing Studio) recentemente emerso sulla scena internazionale per la qualità della ricerca e della sperimentazione nell’architettura e del design contemporaneo.
Not for food vuole ripensare le possibilità legate all’uso dell’intero spazio cucina per la famiglia contemporanea. E’ un nuovo modo di interpretare la zona cucina con materiali innovativi.
”Una cucina che non può essere concepita solo in termini spaziali- afferma Enzo Eusebi- ma, necessariamente, mediante un concetto più esteso, in grado di includere gli aspetti sociali che scaturiscono dalle caratteristiche di un luogo che tende sempre di più a non chiudersi all’interno dello spazio casa. Di contro, la zona cucina, in una concezione più estesa, potrebbe essere pensata come un “non-luogo” caratterizzato da un'altissima domanda di riconfigurazione secondo schemi precisi e dettati da una ripetizione periodica: l'ambiente per una colazione in corsa, la sala dove trasferire l'ufficio per riunioni di lavoro, il rifugio in cui andare a studiare o l’area per incontrarsi”.
Il progetto, che integra innovazione formale e tecnologica, è realizzato in materiali compositi avanzati (fibre di carbonio). Il sistema integrato di mobili si ispira al concetto di spazio aperto e si adatta particolarmente ad ambienti privi di pareti divisorie; si trasforma in due mobili secondo l’uso temporale legato al giorno. Il primo, più propriamente operativo, contenente le funzioni avanzate dello “spazio cucina” ed il secondo del “lavoro/relax” durante il quale si può godere rilassati un massaggio (poltrona), ascoltare musica, lavorare attraverso internet. La scelta dei colori è rigorosa bianco lucido per la seduta e nero opaco per il resto. Gli accessori sono in vetro colorato nero.
Dopo aver riscosso successo al salone del mobile di Milano, la nuovissima cucina in fibra di carbonio andrà in esposizione al “Moma” di New York e farà il giro per tutto il mondo.
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17/05/2006
ilq
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