Non sono molte le donne sambenedettesi che sono riuscite a imporsi in un mestiere ancora molto maschile come quello del manager.

Lia Renzi, nata e residente a San Benedetto può affermare di esserci riuscita.

Dirigente di primo piano, per molti anni, di una delle più grandi aziende del nostro territorio, sta portando a termine un progetto di riorganizzazione aziendale in Sardegna e si dedicherà nell’immediato futuro allo sviluppo di un grande progetto a carattere nazionale ma con sede operativa nel nostro territorio.

È candidata nella lista civica Unione Democratica per San Benedetto collegata al candidato Sindaco Giovanni Gaspari.

 

Cosa l’ha spinta a candidarsi? 

La politica è determinante per la nostra vita; determina non solo l’economia ma la sicurezza, la salute, la qualità dell’ambiente, la formazione e le prospettive di sviluppo dei nostri giovani.

La consapevolezza del valore e dell’impatto della politica nelle nostre vite, ci deve portare ad un riavvicinamento, ad una partecipazione più attiva, deve ridurre la delega, deve controllarla.

Criticare e lamentarsi - e io l’ho fatto per molto tempo - diventa sterile se non trova una strada costruttiva. Questo è il senso della mia candidatura

 

Perché l’elettore dovrebbe votarla? 

Se qualcosa di buono sono riuscita a esprimere nella mia professione, vorrei tentare di metterlo a disposizione della città in cui vivo, fuori dagli schemi di partito, fuori dai giochi di potere.

Fortunatamente non ho bisogno della politica per vivere, né ho bisogno della politica per esercitare “potere”, e questo penso che crei le condizioni per esprimere un vero contributo verso il bene comune, concetto purtroppo svalutato per cui la nostra società, pervasa da  un individualismo esasperato,  smarrisce i grandi valori dell’unione, della socialità, della forza che viene dalla partecipazione, dal contributo di idee di tutti noi messi insieme.

 

Quali le priorità per San Benedetto? 

San Benedetto è una cittadina bellissima ma forse scoordinata, che non sta giocando bene due carte per le quali è naturalmente vocata: il turismo ed il commercio.

Quale è il nostro target di riferimento: sono i giovani, sono le famiglie, sono gli anziani ? Occorre fare delle scelte e su quelle  far convergere le risposte mirate al target scelto e promuovere e accreditare l’immagine della città nel territorio nazionale ed estero.

La confluenza delle vallata ci pone come punto di riferimento per un bacino molto ampio di popolazione; mantenere e sviluppare questo ruolo di “polo di attrazione commerciale” implica politiche mirate che devono equilibrare lo sviluppo commerciale selvaggio della periferia con un rafforzamento del commercio distribuito nella città e nella zona del centro; questo significa coordinare e armonizzare uomini, mezzi, infrastrutture; ma anche coordinare i contenuti della proposta commerciale comprendendo anche la promozione delle tipicità del territorio

Su questi importanti cardini economici spetta all’amministrazione comunale il ruolo di coordinamento e regia compresa la promozione di attività di formazione e aggiornamento professionale, quale incentivo ad una maggiore qualificazione imprenditoriale, con particolare riguardo a quella giovanile.