Dopo l’incontro sulla pesca che ha raccolto l’interesse della marineria sambenedettese, dopo il forte successo dell’evento musicale fortemente voluto dai giovani candidati della lista, con lo scopo di dar loro la voce che nella comunità oggi non hanno, ieri si è parlato del mondo della scuola in un seminario organizzato con l’Unione, presente il candidato sindaco Gaspari.

Introdotti dalla dirigente scolastica Maria Pia Silla che ha portato il saluto del sottosegretario Colonnella, sono intervenuti Mariellla Spinosi, esperta di politiche formative e Giancarlo Cerini, vice presidente nazionale CIDI. Hanno portato il loro contributo gli assessori provinciali alla formazione e cultura Emidio Mandozzi e Olimpia Gobbi, con in chiusura il saluto del Prof. Cresci dell’Università di Camerino.

Dal seminario è emerso che il mondo della scuola ha bisogno di recuperare fiducia e speranza per riappropriarsi della voglia di contare. E in questa fase di cambiamento amministrativo, con una campagna elettorale durata troppo a lungo, la scuola ha vissuto momenti di totale incertezza, di confusione ed ambiguità. Ora chiede di ripartire con il piede giusto per ridare agli insegnanti, agli studenti, alle famiglie, ai dirigenti, a tutto il mondo della formazione e del lavoro) quella carica necessaria per poter influire sulla qualità degli esiti formativi, ma con un chiaro No alle innovazione dall’alto, No alle mistificazioni, No alle riforme che escono all’improvviso dal cappello a cilindro,

La prima richiesta è quella di investire in fiducia e responsabilità: noi abbiamo una buona scuola. ottimi insegnanti e buoni dirigenti…), ma dobbiamo crederci, scommetterci, e partire proprio da essa, dai suoi problemi (perché possano essere superati) dalle sue risorse (perché possano essere enfatizzate e riconosciute), ripartire quindi dal protagonismo della scuola.
No all’autoreferenzialità, sì alla progettazione partecipata.

Ecco dunque la presentazione di un progetto per la scuola per riaprire il dibattito e per incentivare la ricerca-azione e contribuire a rilanciare un dibattito partecipato e diffuso sulle politiche formative.
Con il concorso della provincia di Ascoli Piceno, di Teramo, con l’Unione dei comuni della Val Vibrata, con l’IRRE Marche ed Abruzzo si sta organizzando un seminario ad invito che si terrà in uno dei comuni della Val Vibrata il 30 e il 1° luglio p.v. Parteciperanno esperti della scuola, delle politiche formative, del mondo del lavoro, della comunicazione (circa 50 esperti a livello nazionale, più esperti a livello locale) e si pone l’obiettivo di produrre alcune tesi aperte che verranno immediatamente pubblicate e diffuse. Lo scopo è quello di mettere a disposizione di tutti alcune idee e riflessioni che provengono non dai ranghi istituzionali, formali o politici, ma da tutti. Da settembre in poi tali “riflessioni” possono costituire occasione di dibattito attraverso seminari e convegni da realizzarsi con formule di varia natura.

Il secondo filone su cui su cui si intende intervenire è di tipo tecnico professionale e consiste nel costituire gruppi di ricerca-azione su obiettivi quali: Riflettere sui rapporti tra insegnamento ed apprendimento, tra apprendimento e valutazione, Collegare la valutazione di ogni singola conoscenza con i saperi Rendere trasparente ciò che ogni studente deve sapere, e saper riconoscere, per ogni singola attività– Condividere i significati cognitivi che sono racchiusi dentro gli attuali livelli di valutazione .

Per questo secondo filone si stanno già aggregando gli insegnanti interessati in gruppi di ricerca, pensando ad un momento di avvio prima della chiusura dell’anno scolastico, con la costituzione effettiva dei gruppi, dei coordinatori, degli esperti e consulenti, e di costruire nel frattempo un ambiente web.

Un progetto che nasce dal mondo della scuola ma legato alle istituzioni, che vuole riaprire scenari anche sul piano culturale politico. Una riflessione questa, che è continuata negli interventi successivi e che hanno posto in luce la “necessità di un’idea più condivisa del ruolo della scuola, come luogo universale dove tutti i ragazzi si incontrano e incontrano altre culture ,che possa costituire e un importante momento di coesione sociale per la città - come ha sottolineato Cerini - con le autonomie locali come valore aggiunto, nella centralità dei servizi educativi. “

A loro volta, i rappresentanti delle Istituzioni, chiamati in causa, hanno risposto condividendo, in estrema sintesi, la necessità di fare del territorio, del suo sapere e delle sue ricchezze, un’offerta formativa in sintonia con lo sviluppo economico. Le Comunità Locali decidono il proprio futuro, legato al patrimonio umano, alla voglia di mettersi in gioco e alla volontà di trasmettere questa passioni alle giovani generazioni.