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Sanità Regionale: "pochi soldi e spesi male"

Ascoli Piceno | L’elenco delle inefficienze dell’organizzazione regionale della sanità è infinito:quasi il 19,1% delle risorse a disposizione per la salute dei cittadini marchigiani non sono state utilizzate.

di Guido Castelli*


“I conti sanitari sono sotto controllo” ha sentenziato Spacca per tacitare le notizie sempre più insistenti di una nuova manovra fiscale per far fronte al dissesto provocato dalla voragine della sanità regionale.

Verificheremo le affermazioni del Governatore ma l’analisi dei documenti di preconsuntivo già formalmente prodotti dall’ente per l’anno 2005 evidenzia un clamoroso paradosso: le risorse sono insufficienti ma la Regione neppure le utilizza completamente.

Nel bilancio regionale, in effetti, la cura della salute, al netto dei progetti speciali, ha il maggior peso finanziario e solo nel 2005 la massa di denaro spendibile a questo riguardo è stata pari a ben 2862.6 milioni di euro, più di 5.500 miliardi di vecchie lire. In un simile, gigantesco contesto finanziario ho verificato che quasi il 19,1% delle risorse a disposizione per la salute dei cittadini marchigiani non sono state utilizzate. Le “omissioni” (mancati pagamenti) accumulati negli ultimi anni riguardano il mancato impiego di 2.5 milioni relativi alla gestione liquidatoria per il ripiano del disavanzo dell’anno 2001 (assegnazioni dello Stato) uniti all’altra assegnazione di 1 milione per gli anni 2000 e 2001 per la esclusività del rapporto dirigenziale della sanità. Per non dire del mancato utilizzo dell’assegnazione statale vicina ai 20.7 milioni di euro quale parziale ripiano dei disavanzi per gli anni 2001 2002 e 2003 e quella di 1.5 milioni per gli obiettivi prioritari assegnati sull’anno 2002. Cosa dire, poi, degli oltre 1.6 milioni di euro destinati ai progetti di integrazione socio-sanitaria (quota sanità) per l’anno 2005 che non sono stati mai direzionati verso il territorio.?

L’elenco delle inefficienze dell’organizzazione regionale della sanità è infinito e ne ho dato una puntuale descrizione nell’interrogazione a Spacca che ho presentato questa mattina proprio per far luce su questa assurda vicenda. Tra le “economie” dell’esercizio 2005 si rintracciano vere e proprie “perle” come il mancato utilizzo di risorse per il finanziamento dei livelli assistenziali 2004 e 2005 per 24.5 milioni o dei circa 337.000 euro destinati al fondo per le tecniche di fecondazione assistita.

Neppure le categorie più svantaggiate, come i non vedenti, si sono salvati da questa ridda di inefficienze: da tempo languono nelle casse regionali 117.000 euro per iniziative di prevenzione della cecità e per la creazione di nuovi centri per l’educazione e la riabilitazione. Forse pochi ma sicuramente meritevoli di un utilizzo diverso da quello che la Regione ne sta facendo ovverso nessuno. “Pochi soldi e spesi male”: questo lo slogan più adatto a definire il paradosso di una Sanità regionale che, non a caso, secondo il Rapporto annuale Demos, La Repubblica “Gli Italiani e lo Stato” realizzato in collaborazione con la POLIS, Laboratorio di studi politici e sociali dell’Università di Urbino, viene vissuta dai marchigiani vissuti come il secondo più grave problema (dopo il costo della vita e l’aumento dei prezzi).

*Consigliere Regionale AN

23/05/2006





        
  



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