Il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi a Fermo per sostenere la campagna elettorale del sindaco uscente Saturnino Di Ruscio. Grande ottimismo nella sede di Forza Italia in via Respighi, dove ad accogliere il politico si sono trovati l’assessore ai servizi sociali Maria Antonietta Di Felice ed il segretario cittadino del partito Elvazio Capriotti.

Presente anche l’ex vicesindaco di Porto San Giorgio Maria Diana Fioretti, in passato nelle file della Margherita e da qualche tempo vicina agli azzurri. Assente il sindaco Saturnino Di Ruscio, a Roma per trattare con Battaglioni la possibile cessione della Fermana.

“Ringrazio Sandro Bondi che è tornato a trovarci – ha detto Capriotti – Vogliamo rappresentare al meglio il partito, nel 2001 accadde il miracolo, ora siamo convinti della forza di quanto siamo riusciti a realizzare, presentiamo una lista ottima, fatta di grandi professionisti, politici preparati e giovani dalle grandi qualità”. Molto si è parlato della nuova provincia.

“Bondi ci è stato vicino nell’impegno per questa grande conquista – ha detto l’ex parlamentare Francesco Zama – un merito tutto del governo Berlusconi, al di là del blaterare della sinistra”.

Il neo parlamentare Remigio Ceroni, anche lui soddisfatto per la lista di Forza Italia a Fermo, ha ricordato: “Nel periodo in cui si doveva fare la provincia, io e Bondi ci siamo sentiti tante volte. Ricordo un’occasione in cui lo chiamai per via di telefonate che ricevevo anche di notte da gente che mi metteva pressione per lavorare affinché Fermo diventasse capoluogo. Avevo paura di quello che sarebbe accaduto se quel risultato per cui ci eravamo impegnati così a fondo non fosse arrivato. Invece Bondi mi rassicurò, dicendomi che il premier Berlusconi aveva dato l’ok e affidato al senatore Schifani l’incarico di lavorare per arrivare alla costituzione del quinto capoluogo delle Marche”.

Poi la parola all’ospite di giornata Sandro Bondi “Ringrazio Zama e Ceroni, due artefici fondamentali della Provincia, nonostante la sinistra neghi anche l’innegabile. Ho conosciuto Di Ruscio ed ho constatato i risultati positivi della sua amministrazione. Alle comunali si sceglie più la persona che il partito, e so per esperienza, essendo stato sindaco anch’io (fu primo cittadino di Fivizzano, in provincia di Massa, dal 1990 al 1992, nelle file del Pci, ndr), che quando un sindaco governa bene e si fa amare dalla gente, difficilmente la città lo abbandona, quindi siamo fiduciosi”.

Un accenno poi alla politica nazionale. “Speriamo che la sinistra al governo non duri a lungo, ma neanche troppo poco. Perché gli italiani devono avere il tempo di capire la loro incapacità di gestire il Paese e di effettuare le riforme di cui c’è bisogno. Tra la gente c’è un forte sentimento di rimpianto da tutti quelli che magari non hanno capito in tempo quanto di buono abbia fatto il precedente governo, e non hanno votato per il centrodestra il 9 aprile. La gente si sta già accorgendo di quello che ha perso, e questo sentimento crescerà sempre di più di fronte alle incapacità dell’esecutivo. Già con il referendum del 25 giugno serve una vittoria netta. Costituiremo un comitato per il sì e faremo campagna elettorale come per le elezioni politiche, un lavoro che sarà tutto sulle nostre spalle, che ci dovremo battere per far passare la legge. Una vittoria potrebbe dare un segnale di forte sfiducia all’attuale Governo”.