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Operazione“Varenne”, parte 2°

San Benedetto del Tronto | Dopo l’arresto degli autori delle rapine alle Agenzie Snai di San Benedetto e Civitanova, grazie alla Polizia di Stato e alle foto segnaletiche sugli organi di informazione, agli stessi imputate anche le rapine di Aprilia(LT)e Pescia(PT).

di Adamo Campanelli

Operazione "Varenne", in primo piano Fischietto


Illustrati nel corso di una conferenza stampa, stamane, dal dottor Marco Fischietto la seconda operazione denominata “Varenne2” che lo scorso 8 aprile ha portato all'arresto di due malavitosi, V.C. e R. T., entrambi di Eboli, autori di alcune rapine ai danni di agenzie di scommesse SNAI.

Avevano messo a segno una serie di rapine tra il 2001 ed il 2005 ai danni di diverse agenzie di scommesse ma sono finiti in manette arrestati dalla Polizia di San Benedetto del Tronto, I due malviventi, accusati di rapina aggravata in concorso, sono stati sorpresi dagli Agenti ad Eboli; uno dei due è stato ammanettato mentre seguiva un comizio elettorale.

L'ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura presso il Tribunale di Ascoli ed è stato eseguito in collaborazione con la polizia di Battipaglia. Le indagini erano scattate nel 2001, in seguito alla rapina effettuata ai danni dell'Agenzia Snai di San Benedetto del Tronto, dove erano riusciti a sottrarre 75milioni di vecchie lire, tra contanti e oggetti di valore sottratti al titolare e a quella di Civitanova Marche per un bottino di 67 milioni sempre di vecchie lire.

Grazie alle foto segnaletiche e agli organi di informazione si è potuto risalire ad altre due rapine commesse, con la stessa modalità presso i punti SNAI di Aprilia (LT) per circa 200 milioni di vecchie lire e di Pescia (PT) per 100 milioni di vecchie lire.

Identica la dinamica: i banditi entravano con le pistole in pugno e prelevavano il denaro e le cassette delle telecamere a circuito chiuso. Particolare curioso, nella seconda occasione uno dei malviventi aveva messo a segno il colpo con una gamba ingessata. Da una serie di riscontri su testimonianze e identikit, grazie anche alla polizia scientifica, gli investigatori sambenedettesi sono però riusciti a identificarli, giungendo alla conclusione che i due salernitani siano responsabili di altre rapine, fatte a Verona, Treviso e Venezia, e Arezzo sempre ai danni di agenzie di scommesse.

Fischetto ha concluso la conferenza sottolineando che i due delinquenti, oggi nel carcere di Salerno, vedranno allungarsi la permanenza che era stata prevista, solo per le due rapine nelle Marche.

26/05/2006





        
  



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