"Da bambine"
Porto Sant'Elpidio | Mercoledì prossimo sarà presentato il libro di Luana Trapè
di Stefania Ceteroni
Mercoledì prossimo, 31 maggio, alle ore 21,30 presso le sale di Villa Baruchello, sarà presentato il libro "Da bambine" racconti di Luana Trapè. L'introduzione sarà affidata ad Annalinda Pasquali membro della Commissione Comunale per le Pari Opportunità ed è previsto l'intervento di Sabrina Tosi, psicologa e psicoterapeuta, attorno al tema “Bambine, streghe e tarantelle alla luce dell’evoluzione dell’identità femminile”. Il coordinamento è affidato all'Assessore alle Pari Opportunità, Annunziata Rantica.
Una bambina si narra in terza persona durante il periodo della sua vita che va dall’infanzia alle soglie dell’adolescenza. Sempre a ruminare, considerare, vagliare, le sconcertanti e spesso poco piacevoli sorprese che irrompono dalla continua e lambiccante esplorazione dell’io e del mondo; sempre alla ricerca del luogo giusto dove mettere a dimora la propria identità problematica che si va formando.
E’ una cronaca razionale ed emotiva insieme (con un punto di vista strettamente “femminile”) in cui la Parola (quella retorica dei libri di scuola e quella alta della letteratura - di cui è insaziabile consumatrice) è nello stesso tempo strumento di indagine ed autocompiacimento, atto consolatorio e presa di possesso della realtà. Nel torrente delle sue elucubrazioni, nello sfogo contro il mondo degli adulti, si mescolano dialoghi veri e immaginari, accadimenti e ricordi, mania di grandezza e lucidità, con qualche effetto di consapevole autoironia. È un “raccontarsi - come dice Maria Lenti - nei giorni da bambina fino al primo gradino dell’adolescenza, con la voce, gli almanaccamenti, le sorprese e le conferme di allora, di un tempo per raggiungere il quale bisogna togliere di mezzo coscienza e consapevolezze e il periscopio usato in seguito per entrare in quegli anni abissali per distanza. (La coscienza e il periscopio, per esempio di Menzogna e sortilegio di Elsa Morante o di Anna Maria Ortese ne Il mare non bagna Napoli).” Una strada asciutta, dunque, ripercorsa da Luana Trapè, sull’onda, ancora lunga, iniziata dalle donne anche in Italia, nei decenni femministi (o non femministi: Dolores Prato, per esempio, di Giù la piazza non c’è nessuno”.
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26/05/2006
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