Yossi Zivoni: Il livello della competizione è stato incredibile
Fermo | Le scelte più difficili sono state quelle per le categorie dei senior C e D. Soprendente il talento espresso livello dai più piccoli
di Stefania Ceteroni
Sei intensissimi giorni per la giuria di esperti violinisti e professori internazionali che formano la giuria del Concorso Postacchini. Rimanere concentrati per un periodo di tempo così lungo con le decine di concorrenti da ascoltare è difficile, ma una cosa che si notava sempre durante i gironi di audizione era l’attenzione costante di tutti loro., un’attenzione che ad un occhio profano potrebbe a volte sembrare “cattiveria”. Perché quando si è chiamati a giudicare il talento non ci si può esimere dall’essere esigenti.
Yossi Zivoni, presidente della giuria del concorso, violinista e professore di violino al Royal College di Londra, è rimasto impressionato dalla bravura soprattutto dei più piccoli (categorie B e A): “Il livello medio della competizione delle categorie dei più giovani è stata incredibile. Mi ha sorpreso vedere come questi giovani talenti provengano anche da luoghi finora impensati, dalla tradizione musicale poco conosciuta”.
“L’occasione offerta da eventi quali il Concorso Postacchini è importante – continua Zivoni. Quando i ragazzi si mettono in competizione e si confrontano con gli altri è sempre un fatto positivo. Se vengono premiati per quel che hanno fatto acquistano maggiore confidenza in sé stessi e, d’altro canto, quelli che non ottengono riconoscimenti hanno un paragone e un modello per continuare a migliorarsi”.
Com’è stato il lavoro della giuria, siete stati sempre concordi o avete dovuto faticare per raggiungere decisioni comuni?
“Il lavoro della giuria è stato più complicato per le categorie dei più “anziani” (C eD). Abbiamo discusso molto e in qualche caso in cui è stato più difficile trovare un accordo siamo ricorsi al voto e ha deciso la maggioranza. Più semplici le decisioni per le sorprendenti categorie dei più piccoli (B e A)”. “Credo comunque che la giuria abbia svolto un ottimo lavoro, - prosegue - sono molto soddisfatto, anche se alcune divergenze ci sono state. Ritengo sia importante sottolineare il fatto che tutti i concorrenti delle varie categorie che abbiano dimostrato del talento, abbiamo ottenuto, a vario titolo, un riconoscimento e una ricompensa al loro impegno”.
Come giudica quindi questa sua prima esperienza al Postacchini?
“L’organizzazione è stata ottima, tutto si è sempre svolto secondo i tempi e i programmi correttamente stabiliti. Gli organizzatori hanno fatto una bellissimo lavoro. Certo, qualche volta abbiamo dovuto attendere membri della giuria che si erano per le vie del centro o che violinista e pianista attaccassero due pezzi diversi, ma sono aneddoti, momenti anche divertenti che non tolgono assolutamente nulla ad una manifestazione della qualità del Concorso Postacchini”.
Tornerà?
“Se mi chiameranno ancora certamente!”.
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27/05/2006
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