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Lettera aperta a Don Vinicio Albanesi

Fermo | "Accuso dell’uso della religione come instrumentum regni, del buttare il cristianesimo in politica"

di Mauro Concetti*


Faccio una premessa; sono liberale, sono cattolico e sono laico.

Accuso dell’uso della religione come instrumentum regni, del buttare il cristianesimo in politica a Lei, soprattutto, Don Vinicio Albanesi e di conseguenza anche don Franco Monterubbianesi. Le spiego alcuni punti per i quali sono in disaccordo con il suo pensiero.

Detesto quando un chierico (Ministro di Dio) come Lei, si rivolge ai laici (Popolo di Dio) con questi mezzi, (il suo sito internet è come l’organo ufficiale di stampa di qualche partito di stampo marxista), facendo prevalentemente politica,piagnucolando miserie e sventure in coro con tutta la sinistra.

Voi chierici vi dimenticate spesso che avete in mano la banca più potente e più ricca al mondo, lo IOR per l’appunto, avete inoltre la possibilità di avere l’8 per mille delle nostre tasse, inoltre ogni messa vi “frutta” in termini di offerte e altri introiti dovuti ad altre persone di buona volontà.

Lo sa Lei, sappiamo anche noi, eventualmente dove poter attingere fondi per la sua comunità.

Omette di elencare tutti gli aiuti, in forma economica che il precedente governo(Berlusconi) Le ha elargito. Piange addosso a Prodi facendole capire che nelle passate elezioni lo ha sostenuto ed adesso le presenta il conto. Un grosso errore che ha fatto, secondo me, è stato quello di sostenere Prodi in campagna elettorale, perché così facendo ha chiuso a buona parte delle entrate in forma di carità o di offerte che il popolo di centrodestra avrebbe potuto riservare a quella nobile forma di assistenza che è il centro di Capodarco dove Lei milita e fa politica attiva. Sostenendo la campagna elettorale di Prodi Lei di fatto ha approvato che l’Europa omettesse nel suo “statuto” le Radici Cristiane, si dichiara favorevole ai PACS, alla fecondazione medicalmente assistita ecc…... Bene! Bravo!! Lei sostiene, e qui cito le sue parole “E’ lo spettacolo a cui stiamo assistendo anche per le elezioni amministrative: orde di candidati a sostegno del futuro Sindaco, pronte a presentarsi all’incasso, subito dopo la vittoria. Sono alimentate per captare consensi, ma non sono a costo zero, senza che nessuno dirà mai il prezzo da pagare”.

Cosa vuole intendere? Evidentemente queste orde di candidati, non la soddisfano, oppure sta tentando invano di poter portare avanti ideologie che mal si accostano alla suo status di Ministro di Dio, o forse la sua posizione è quella della famosa “maschera” pirandelliana? Caro Sig. Vinicio Albanesi, gli interventi della Chiesa, in queste questioni non hanno portato (lo testimonia la storia) a buon fine, o per lo meno coloro che agiscono come lei sono sempre andati a finire nel fango. Probabilmente queste “orde di candidati” suscitano in lei un tale interesse tanto da scriverne un articolo. Non ha pensato che forse anziché presentarsi all’incasso, si presenteranno nel suo quartiere a proporre innovazioni oppure ad apportare qualcosa di positivo…

Anziché “captare consensi ,a non costo zero”hanno avuto la volontà e l’impegno di proporsi in nome di tutti, e senza prezzi da pagare, ciò che faranno persone come lei e le “frotte”(le piace il termine?)di candidati della sinistra. Il futuro Sindaco forse le và stretto, ma io credo che se appoggia l’altra fazione(anzi ne sono più che certo) mi verrebbe da chiederle: Ma dove vive? Ma è vissuto a Fermo negli ultimi 5 anni?Oppure si è barricato in chiesa a parlare con chi la ascolta delle sue contraddizioni? Denoto e se lo lasci dire , delle profonde incoerenze nei suoi “pensieri”. Lei sostiene , o meglio simpatizza per il nuovo presidente del consiglio,ora ciò che mi viene in mente è un suo altro articolo dove sostiene che “ c'è un evidente gap tra la "dottrina" del magistero e le convinzioni dei singoli”, quindi per la questione pacs , ecc. Non trova che potrebbe risultare tra questi? Io sono fermamente convinto di sì. Probabilmente un cattolico dal volto umano e irregolare è lei. Ci sono due termini, etica e morale, che Lei utilizza come sinonimi, ma che tali non sono. Ora rifletta un attimo sulla sua moralità e sulla sua interpretazione dell’etica: Il termine morale, Le ricordo, riguarda il comportamento umano e tradizionalmente e' stato applicato per denotare le azioni associate al bene o al male.

La morale, ci tengo a ricordarle, di una società è l'insieme delle consuetudini che sono state elevate a livello di norme per fornire un quadro di riferimento per la collettività. Il concetto di moralità varia nel tempo e nello spazio. Per esempio, in tempi antichi, l'omosessualità, la poligamia e il maschilismo erano fenomeni non solo abituali, ma gli individui che li praticavano godevano di stima e venivano ritenuti soggetti di buona moralità. Alcune etnie eliminavano i bambini malformati e questo faceva parte della loro quotidianità, così come la schiavitù. La Chiesa Cattolica,quindi anche Lei,non battezzava i bambini che nascevano morti, perchè non li riteneva degni. La vostra morale, insomma, nasce per l'imposizione di un determinato gruppo rispetto ad un altro. Quello che ha maggiore forza politica, religiosa o ideologica impone i suoi valori e la sua maniera di concepire la vita, il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, agli altri. Così la brava persona seguirà le direttrici stabilite senza discuterle. L'individuo "morale" ha una identità indottrinata che reprime la sua capacità di elaborazione critica e di libera scelta, permettendo che la sua mente venga sequestrata da indicazioni esterne.

Ad esempio da norme imposte come assolute da Governi, da religioni o da altre istituzioni. L'etica,sappiamo bene che, e' quella parte della filosofia che studia la morale da una prospettiva umana, tenendo in conto i concetti di autonomia, bontà, equità, solidarietà e uguaglianza di genere. L'etica si realizza quando l'individuo esercita la capacità di pensare, di fermarsi prima di agire e di chiedersi il perchè deve seguire una determinata regola. Questa mediazione riflessiva tra l'individuo e la norma, in cui si fa uso del pensiero critico, da' origine all'etica. Se l'etica comporta la riflessione e l'interiorizzazione perchè sia autentica, la morale esige solo il rispetto di una norma. Se si vuole essere etici e' necessario essere disponibili, occasionalmente, a divenire immorali. La morale non può essere portata avanti da uomini liberi, necessita di semplici esecutori, seguaci. Al contrario dell'etica che ha bisogno solo di uomini liberi.

La libertà e' allora il discrimine tra etica e morale: la libertà e' l'essenza dell'etica, la sottomissione e' l'essenza della morale. Essere etico e' allora più difficile che essere morale, visto che comporta l'uso del raziocinio per dirimere qualsiasi tipo di situazione conflittuale. E' anche molto difficile che un individuo etico si discosti dalla sua etica, vorrebbe dire andar contro i suoi stessi principi razionali. E' invece molto più facile trovare individui morali che falliscono rispetto alla loro morale, che mostrino una doppiezza di vita e che agiscano nell'ipocrisia.

Un esempio tipico del "predicare bene e razzolare male" e' quello suo e della Chiesa cattolica. Siete a favore dei metodi democratici, ma i suoi gerarchi sono selezionati con metodi dittatoriali; Lei e' a favore della trasparenza nell'amministrazione delle risorse pubbliche, ma le sue finanze non sono sottoposte a controlli statali; promuove campagne contro la pena di morte, ma nelle sue norme e nel Catechismo non la esclude; Lei e la Chiesa Cattolica siete' contrari alla discriminazione, ma emarginate le donne nelle gerarchie e nella gestione del potere; Lei si dichiara contrario alle tecniche di fecondazione assistita, ma la Cei e' pronta a battersi per il mantenimento della legge italiana che la regolamenta per timore che ne arrivi una più liberale. Se su argomenti tanto complessi come quelli della bioetica, dall'eutanasia all'aborto, dalla clonazione alla ricerca scientifica con gli embrioni, si vogliono avere risposte sincere, c'e' bisogno di cercare persone etiche. Per sentirsi ripetere un sermone imparato a memoria basta una persona morale. Capito adesso,come la pensiamo noi, uomini liberi?....... e se lo lasci dire ulteriormente ,caro don Vinicio, ne sono più che convinto,lasci stare la politica (arte del possibile) e vedrà che la sua comunità a Capodarco avrà il giusto e lauto obolo da parte di tutti………, destri e sinistri….

*PLI

29/05/2006





        
  



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