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“Salute e immigrazione: il superamento delle barriere linguistiche e culturali”

Ascoli Piceno | Progetto promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno

di Federico Biondi


Il numero sempre crescente di immigrati presenti sul territorio provinciale ha indotto la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha promuovere e finanziare il progetto “Salute e immigrazione: il superamento delle barriere linguistiche e culturali”. Attuare tale progetto significa erogare agli oltre 13 mila emigrati extracomunitari presenti sul territorio provinciale un servizio sanitario più efficiente e riconoscergli l’utilità sociale per il lavoro svolto nelle aziende, come evidenzia il responsabile del progetto per conto della Fondazione Carisap il dottor Gino Troli.
 
Il progetto vuole facilitare l’incontro tra la domanda di soccorso sanitario di un lavoratore con cultura e lingua differenti dall’italiano con gli operatori sanitari tramite l’intervento di un mediatore culturale. Il progetto è sostenuto dall’amministrazione provinciale e l’assessore Licia Canigola specifica che questo tipo di intervento ben si integra con il lavoro svolto fino ad ora dall’ente nel settore delle politiche sociali.
 
“Il progetto si inserisce all’interno della rete dei servizi sul territorio e l’amministrazione provinciale ha predisposto corsi di formazione professionale affinché abbia buon esito” specifica l’assessore.
 
È importante ricordare che questo progetto include anche l’Asur 12 e l’Asur 13 e a tal proposito la dottoressa Nespeca puntualizza che non è il “paziente” a cercare il servizio ma saranno le istituzioni ad erogarlo. In definitiva questa macchina operativa si mette in funzione quando un immigrato chiama il 118 per una emergenza e non ha a disposizione gli strumenti linguistici per illustrare il problema sanitario tanto meno il luogo dove l’ambulanza si deve recare per prelevare il potenziale paziente.
 
L’operatore sanitario del 118 riscontrando queste difficoltà chiama in causa, tramite un numero telefonico preferenziale il mediatore culturale, il quale per definizione è quella figura professionale che facilità la comunicazione tra due o più persone ed è bene specificare che il mediatore culturale conosce più di un idioma.
 
Un servizio molto utile anche perché al 118 pervengono molte richieste di soccorso che mettono in difficoltà gli operatori sanitari, il responsabile del Dipartimento di Emergenza Territoriale 118 Elio D’Angelo ha ribadito questo concetto portando anche degli esempi significativi, che non coinvolgono solo immigrati extracomunitari di matrice arabo-nordafricana, slavo-albanese e cinese, che rappresentano l’87% della popolazione che fruisce dei servizi sanitari, ma anche lavoratori e turisti comunitari (tedeschi, francesi, spagnoli, ecc.).
 
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno ha inserito il progetto nel piano triennale degli interventi da finanziare, voluto fortemente dall’Organo di Indirizzo è stato attuato dal Consiglio di Amministrazione che ha stanziato 112 mila euro. Significativo l’intervento del Presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Filippo Altilia, “comunicare e soprattutto comprendersi dà la possibilità ai medici di fare una corretta anamnesi, soprattutto in una situazione di emergenza. Il progetto facilita il lavoro del medico in un momento carico di responsabilità dove una decisione può incidere sul buon esito dell’intervento sanitario”.
 
Il progetto sarà molto probabilmente esteso anche ai medici di famiglia nel caso si riscontri necessario l’intervento del mediatore culturale, anche attraverso la video conferenza. Nel progetto è inclusa la distribuzione di opuscoli informativi e pubblicazioni per far conoscere agli extracomunitari il sistema sanitario nazionale e quindi promuovere una maggiore integrazione sociale. Alla conferenza stampa era presente inoltre il Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno il dottor Fabrizio Zappasodi e i responsabili degli Urp delle Asur coinvolte nel progetto.  

31/05/2006





        
  



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