La settimana dei confronti e delle trattative va in archivio, e la prossima sarà senz’altro quella delle comunicazioni ufficiali sul fronte politico fermano. Sembra ormai essersi abbastanza delineata la rosa degli assessori che comporranno la prossima Giunta chiamata a governare la città di Fermo per il prossimo quinquennio. Nei giorni scorsi, numerosi gli incontri tra il sindaco Saturnino Di Ruscio ed i rappresentanti dei partiti politici e delle liste civiche, ciascuno intenzionato a portare a casa una fetta un po’ consistente dei posti nell’esecutivo.

E se appena dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni si era già data per scontata la nomina di Luciano Romanella, l’uomo delle 440 preferenze, a vicesindaco nonché ad assessore a commercio turismo e vigili urbani, ora la situazione sembra cambiata. Vicesindaco viene dato infatti, come maggiormente accreditato, Michele Rastelli, leader della civica Fermo Libera, ed assessore uscente alla sanità e ambiente. Di Ruscio lo avrebbe scelto come sua spalla, e sembra che abbia scelto di spostarlo a dirigere l’urbanistica, dove è rimasto vacante il posto di Andrea Zaccarelli.

Un cambiamento abbastanza inaspettato all’inizio, dato che una delle poche poltrone su cui tutti erano sembrati d’accordo fin dall’inizio era proprio la riconferma di Rastelli. A questo punto, a rimpiazzarlo nelle delega ricoperta fino ad oggi, potrebbe andare Gianluca Tulli, di Alleanza Nazionale, sempre se Edgardo Romagnoli, primo per preferenze nel partito, deciderà di rinunciare ad un assessorato, come fece già cinque anni fa.

Resterà ai servizi sociali Maria Antonietta Di Felice di Forza Italia, come anche il tecnico Maurizio Scendoni ai lavori pubblici. A questo punto molto probabile che Nello Raccichini dell’Udc conservi la poltrona di Presidente del consiglio comunale, nonostante la dirigenza provinciale del partito pare preferisse un assessorato. Luciano Romanella della civica Confermo Di Ruscio a questo punto sembra avvantaggiato per l’assessorato allo sport e politiche giovanili.

Resterebbero gli assessorati al bilancio, alla cultura, ed al commercio e turismo. Al primo dovrebbe restare Renato Torquati, anche lui un tecnico, a meno che un esterno alle liste di coalizione venga chiamato a coprire la delega alla cultura, dove nei giorni scorsi si era fatto con insistenza il nome di Elvazio Capriotti di Forza Italia. Partito azzurro che un assessorato, oltre a quello della Di Felice, lo prenderà comunque, ed il cerchio, se le conclusioni precedenti fossero giuste, si stringerebbe proprio tra deleghe a cultura e bilancio.

Per l’ultimo posto, per la legge dei numeri elettorali, resterebbe il posto riservato a commercio e turismo, che andrebbe per logica alla civica Confermo Di Ruscio, che potrebbe piazzare Vittorio Traini o Mauro Torresi. Per ora tutte congetture e qualche indiscrezione. Entro metà settimana probabilmente il nodo sarà sciolto, ed i fermani, tra cui il gioco del totogiunta ha spopolato in questi giorni, sapranno se le loro intuizioni saranno state esatte.