Di Iorio:"Io alla Samb? Per ora solo col cuore, ma un giorno..."
San Benedetto del Tronto | Sanbenedettese doc. Grande portiere prima e grandissimo preparatore poi. Vice di Guidolin al Monaco e forse al Palermo. Tra i portieri lanciati un certo Toldo.
di Carmine Rozzi
L'allenatore Lorenzo Di Iorio
Lorenzo Di Iorio, ex giocatiore della Samb, grande portiere ed eccellente preparatore. Vice di Novellino e Guidolin. Nel Ravenna ha lanciato a suo tempo Toldo che competeva allora con Visi, portiere della Samb, per la Nazionale Under 21di cui lo stesso Toldo era riserva. Ha allenato, fra le altre, il Bologna, il Palermo, il Venezia( c'era Recoba) ed il Monaco con Guidolin. E' probabile che ritorni con lo stesso Mister al Palermo. Interista indefesso e tifoso rossoblù da curva nord oltre che sanbenedettese puro sangue.
Cosa pensa dei nuovi acquirenti della Samb?
Mi auguro solo che i nuovi proprietari siano all’altezza del blasone di questa città e di questo nome. La Samb ha un passato glorioso e mi aspetto poche cose ma fatte con onestà, trasparenza e sincerità.
La Sambenedettese ha attraversato un periodo nel quale è stata umiliata da gente senza scrupoli con grave danno per la sua immagine sportiva e sociale.
Sappiamo che calchi da tempo terreni di gran lunga più prestigiosi ed importanti ma….se arrivasse una proposta “indecente” da parte della nuova dirigenza rossoblu ?
Non si può mai dire mai anche se sarebbe impensabile al momento visto che mi trovo in serie A da quasi otto anni. Certo che un domani….. Una cosa è certa: dopo il risultato di una nostra gara quello che voglio assolutamente sapere prima di qualsiasi altro è sempre quello della Samb. Come dimenticare la mia squadra, nella quale sono cresciuto? I ricordi si accavallano e sono sempre dolci. Dal terreno spelacchiato del mitico campo “Europa”, dove iniziai a muovere i primi passi, ai derby con l’Ascoli e così via.
Quale è la tua opinione sullo scandalo che ha travolto il calcio italiano?
Si sospettava da sempre che qualcosa non andava ma ora occorre confortare il tutto con fatti inoppugnabili e documentati. Se però una minima parte di quello che si legge sui giornali è vero saremmo di fronte a qualcosa di epocale per il calcio italiano. Si sarebbe innanzitutto tradito la fiducia dei tanti milioni di fans: in primo luogo di quelli legati alle squadre più incriminate.
Dal tuo osservatorio francese al Monaco può cercare di spiegarci come mai il campionato d’oltralpe pur non annoverando grandissimi club come quelli italiani o spagnoli o inglesi riesce a fornire sempre elementi di grande spessore alla nazionale del loro paese?
Innanzitutto iniziamo con il dire che pochissimi di questi titolari giocano in squadre francesi. Appena vengono scoperti in Francia sono subito comprati dai club che lei ha appena pronunciato perché quelli francesi non se li possono permettere con il risultato che poi vengono educati, imparati e fatti crescere calcisticamente da queste grandi scuole a tutto beneficio della nazionale francese.
Se la Francia si è potuta permettere negli anni i Platini, Dechamps, Trèzeguet, Zidane, Thuram e mi scuso se ne dimentico qualcuno, lo deve al campionato ed ai clubs italiani.
Come vedi questa nuova avventura azzurra in terra teutonica?
Secondo me ci sono tutte le premesse per fare bene. A noi italiani le avversità di solito ci caricano e ci compattano per cui non mi stupirei più di tanto se i nostri ragazzi reagissero agli scandali ed a certe velate accuse con un grande piazzamento. Se mi chiedi di specificare ulteriormente posso aggiungere che mi aspetto l’Italia nelle prime quattro. Senza ombra di dubbio.
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10/06/2006
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