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Botta e risposta tra Scaltritti e Rossi sul bilancio provinciale

Ascoli Piceno | Scaltritti accusa: “Il bilancio della Provincia è completamente ingessato”. Rossi risponde: “Scaltritti non legge i dati ufficiali”.

Polemiche in Giunta Provinciale in tema di bilancio.

Riceviamo e pubblichiamo dall’onorevole G. Scaltritti il comunicato a cura di cura di tutti i Consiglieri Provinciali di opposizione della CDL.

La Giunta Provinciale scivola per la terza volta sul numero legale. La seduta del Consiglio di martedì ha evidenziato una difficoltà per la maggioranza a garantire la presenza dei suoi consiglieri per consentire il normale svolgimento del Consiglio.

Infatti dei 18 punti all’ordine del giorno, ne sono stati trattati solo 6 ed è un dato significativo sul disagio manifestato dal variegato bouquet di forze politiche che dovrebbero sostenere la Giunta Rossi.

Ciò che tuttavia preoccupa fortemente è la situazione debitoria della Provincia che, tra accensioni e rinegoziazioni di mutui e prestiti obbligazionari, ammonta ad oltre 160 miliardi di vecchie lire! Il Presidente Rossi ha detto che non c’è da preoccuparsi perché, anche se il debito è superiore alle entrate ( i primi tre titoli del bilancio), siamo sotto, anche se di poco, della soglia del 12% consentita dalla legge.

Si è tuttavia dimenticato di dire che le entrate sono soggette ad una variabilità sempre più accentuata; le leggi finanziarie, il patto di stabilità, la riduzione della spesa pubblica, l’economia che ristagna, il lavoro che manca (e nella nostra provincia secondo statistiche ufficiali sono migliaia i posti di lavoro persi dall’avvento della giunta di centrosinistra) possono modificare i gettiti, a meno che non inventino altre tasse con cui pesare sulle imprese che resistono, sulle famiglie, sulle attività produttive che, tra mille difficoltà, cercano di assicurare il benessere del piceno.

Non ci sarebbe da stupirsi, visto che la manovrina del governo Prodi aumenterà l’IVA, gli estimi catastali, la tassa sui BOT e CCT e sui precari! e siamo solo agli inizi nel penalizzare chi lavora e produce. La CDL attraverso gli interventi dei consiglieri Tassotti, Mochi, Crescenzi, Belleggia, Albunia e Scaltritti in oltre tre ore di dibattito ha manifestato il proprio dissenso e preoccupazione per la finanza creativa attuata dalla maggioranza che, senza esperire alcuna gara, ha deliberato un prestito obbligazionario con una Banca irlandese per ben € 8.100.000,00 ( 16 Miliardi di lire) asserendo che è stata l’unica a fare una proposta vantaggiosa con un risparmio di € 70.000,00.

Noi crediamo che qualunque Istituto di Credito inserito nell’economia picena avrebbe fatto altrettanto, in questo modo una cifra ingente va oltre la Manica ed è una inutile dispersione di ricchezza. Bisogna inoltre precisare che tali debiti sono destinati ad opere di manutenzione straordinaria ed ordinaria, non c’è alcun intervento per le infrastrutture e nulla che possa essere considerato un investimento capace di coadiuvare l’economia locale.

Il bilancio della Provincia è ormai completamente ingessato; più che i beni, ciò che le due nuove province si divideranno saranno i debiti che, per quelli in atto, andranno a scadere non prima del 2031, una pesante eredità per le prossime amministrazioni e generazione. Il buonsenso ci dice che nessuna famiglia saggia lascerebbe una tale eredità ai propri figli. Ma non disperiamo, la Giunta comunista del Presidente Rossi ha ancora tempo per altri danni!

Questa la risposta, giunta in redazione, del presidente della Provincia Massimo Rossi:

 Le affermazioni del consigliere Scaltritti in merito al bilancio della Provincia ed al prestito obbligazionario approvato nell’ultima seduta del Consiglio Provinciale non corrispondono al vero. Innanzitutto, con questa ultimo provvedimento, il debito della Provincia non aumenta perché le risorse servono infatti a finanziare esclusivamente gli investimenti già previsti nel “Piano delle opere pubbliche 2006” e quindi nel bilancio provinciale che è stato approvato lo scorso mese di febbraio, dopo un ampia discussione e sintesi da parte dell’assemblea provinciale. Quindi niente di nuovo!

Le opere che si andranno a finanziare sono necessarie e fondamentali, dirette a migliorare la viabilità provinciale del territorio, aumentare la sicurezza e risolvere situazioni di deterioramento di strade per frane o altri eventi naturali straordinari per i quali non c’è stato nessun finanziamento da parte del governo uscente. E’ del tutto naturale che gli investimenti previsti debbano avere copertura finanziaria mediante ricorso a finanziamenti esterni (mutui o prestiti obbligazionari) e le modalità stabilite sono state scelte proprio per accelerare l’avvio di interventi articolati in progetti definitivi e già approvati.

Con riferimento al bilancio provinciale, il debito dell’Ente si attesta intorno al 5,5 %, ossia meno della metà e quindi ben lontano da quel 12,5 % posto dalla normativa come “indice insuperabile” per l’ indebitamento degli enti locali, oltre il quale la situazione diventerebbe patologica. In quest’ultimo periodo inoltre, l’indebitamento della Provincia in rapporto alle entrate, tende a scendere e questo proprio grazie ad una ristrutturazione del debito operata già dal 2005, non ricorrendo a strumenti di finanza creativa (swap e cartolarizzazione) tanto cari all’ex ministro Tremonti, ma bensì attraverso una sana ed oculata gestione con una rinegoziazione dei mutui contratti dall’Ente in passato a tassi di mercato oggi più convenienti.

Inoltre si riscontra un altro trend positivo: la diminuzione delle spese correnti di funzionamento della Provincia a favore della crescita di quelle d’investimento. Quindi la tanto paventata rigidità del bilancio evocata dal consigliere Scaltritti, è al contrario diminuita, come si desume inequivocabilmente dal conto consuntivo 2005. Come in ogni buona gestione familiare, in un momento così difficile, si cerca infatti di non spendere troppo per beni di consumo superflui e dedicare maggiore attenzione, ad esempio alla manutenzione della casa allo scopo di aumentarne la solidità e la sicurezza future.Ed è proprio questo che la Provincia sta facendo, impiegando risorse in strade ed altri investimenti necessari per lo sviluppo e la crescita del territorio.

Desta infine meraviglia che il consigliere Scaltritti, quale rappresentante di una componente politica così favorevole e sensibile alla globalizzazione dell’economia e della finanza, gridi allo scandalo per il ricorso ad una banca irlandese che in ogni caso opera strutturalmente nel nostro Paese. Tanto più che, in questo caso, non si portano soldi all’estero, ma avviene esattamente il contrario, ossia un’importante banca estera impiega le proprie risorse di liquidità, acquistando titoli di in un ente pubblico italiano, considerando questo investimento più sicuro ed affidabile nel difficile mercato finanziario.

Va precisato che ci si è avvalsi di quell’istituto di credito perché in grado di offrire una modalità di finanziamento molto particolare, ossia un prestito obbligazionario semplice e tradizionale, ma innovativo nelle condizioni di convenienza e flessibilità, con la possibilità non solo di avere a disposizione i fondi in base agli stati d’avanzamento delle opere, cominciando a pagare le rate di rimborso quando serve, ma anche di convertire, in un secondo momento, il tasso d’interesse da variabile a quello fisso, praticato oggi e quindi più vantaggioso rispetto ai tassi futuri.

10/06/2006





        
  



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