Anche se le manovre per rinnovare i quadri di Forza Italia sembrano lontani anni luce tuttavia c’è già chi è pronto a scommettere che sono iniziate da tempo certe importanti strategie. Alcune di queste riguardano il capogruppo di Forza Italia a San Benedetto Bruno Gabrielli e il consigliere regionale Vittorio Santori. Entrambi sarebbero indicati come aspiranti agli incarichi di coordinatori: l’uno comunale e l’altro provinciale.

Solo che non avrebbero fatto i conti con due fattori. Nel primo caso a pesare sulla nomina di Santori ci sarebbero alcuni risultati deludenti delle tre occasioni elettorali nelle quali si è trovato impegnato come stratega o regista : a Monteprandone con la totale eclisse di Ernesto Rossi, a Grottammare con la sconfitta a beneficio di Merli e la compartecipazione alle amministrative sanbenedettesi con l’ultima sconfitta elettorale. Inoltre ad Ascoli si deve sin da ora preparare il terreno per la candidatura dell’attuale sindaco Celani alla presidenze della provincia per le elezioni del 2009.

Per la buona riuscita serve un coordinamento provinciale fortemente partigiano in tutto e per tutto della sua causa. In più occorre che questa figura sia scevra da qualsiasi implicazione con la dèbacle subita dal partito azzurro in certi territori elettorali. E Santori, in questo caso, direttamente o di riflesso avrebbe qualche colpa sulla coscienza. Qualche nome? Per il momento vaghi ma possibili tipo Ramazzotti o Camela. A San Benedetto invece a rendere difficile l’elezione di Gabrielli, a parte i risultati perdenti della sua sponsorizzazione a Martinelli, ci sarebbero molti “new entry” e alcune anche “anziane” che bussano massicciamente alla porta.

C’è chi arriva ad ipotizzare persino che l’elezione dello stesso Gabrielli a capogruppo sia solo un modo per tenerlo buono in vista di un “colpo di mano” già bello che programmato a suo danno. I cavalli scalpitanti sarebbero in molti. Tra le possibili ipotesi: Assenti, De Sgrilli, Pompei, Gasparrini, Latini. D’altronde parlare di totale rinnovamento come si sta chiedendo a gran voce da gran parte dell’elettorato non avrebbe senso se poi si torna a “riciclare” sempre gli stessi nomi. Questo ovviamente sempre che il progetto del grande “Partito Unico” del Centro non smetta i panni della chimera e diventi concreta realtà. Nel qual caso queste funzioni diventerebbero incarichi di sezione con ben altri scopi ed intenti politici.