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“Il comune rescinda la convenzione con la Saba”

Ascoli Piceno | È quanto chiede il comitato promotore del nuovo piano del traffico, costituito da Confesercenti, Cna e Lega Coop. E per tutelare il centro storico chiusura totale alle auto.

di Stefania Mistichelli


È stata consegnata oggi nelle mani del sindaco Piero Celani una petizione popolare promossa da Confesercenti, Cna e Lega Coop per chiedere all’amministrazione comunale “di rescindere la convenzione con Saba Italia o, in subordine, di rinegoziarla a tutela degli interessi pubblici e della collettività” e di affidare quindi “ad una società di propria diretta emanazione la gestione delle aree di sosta stabilendo criteri più equi per le tariffe e predisponendo un piano del traffico che tuteli i diritti delle imprese, dei residenti e dei cittadini tutti”.

Sono 1500 le firme raccolte da Paride Vagnoni, Elio Anastasi e dall’onorevole Oriella Baldelli. “Si tratta di una petizione lanciata a ridosso del consiglio comunale di fine febbraio, quando è discusso sulla revisione della convenzione tra il Comune e la Saba Spa, che di fatto ha in mano oramai tutte le aree di sosta cittadine – spiega Anastasi – Nelle condizioni attuali infatti non è possibile fare un piano di sosta e traffico, perché di fatto vige un monopolio”.

Una situazione da rivedere non solo relativamente ai parcheggi nel centro storico, ma anche negli altri quartieri cittadini, secondo il Comitato promotore del nuovo piano traffico. Altro problema poi la veridicità dei residenti effettivi. “La gestione della Saba infatti è discutibile anche lper quanto riguarda il rilascio dei permessi – continua Vagnoni – Inoltre secondo noi il problema parcheggi non si risolve alzando le tariffe, oltretutto facendo guadagnare non le casse del comune ma una società privata”.

L’optimum sarebbe quindi, secondo il comitato, oltre alle richieste esplicitamente mosse dalla petizione, la chiusura totale del centro storico al traffico. “Un centro storico bellissimo, che va tutelato anche cambiando mentalità e cultura – spiega Oriella Baldelli – i cittadini devono scegliere se preferiscono parcheggiare un po’ più lontano e passeggiare godendosi questo patrimonio o non poter tenere i propri bambini per mano per la paura che da un momento all’altro qualche auto li investa”.

E in effetti il centro storico andrebbe salvaguardato, secondo Paride Vagnoni, non solo dalle auto (“dalle 8 di sera un poi – spiega – Ascoli diventa il far West con macchine che viaggiano in controsenso e parcheggio selvaggio”) ma anche dall’imbrattamento dei muri. “Oramai non c’è più un muro pulito in città", denuncia.

29/06/2006





        
  



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