La certezza per il momento è solo che i componenti della Giunta che amministrerà Fermo per i futuri cinque anni saranno otto. Per i nomi, occorrerà pazientare, con ogni probabilità, fino alla prossima settimana. Se nei giorni scorsi si era ipotizzata la possibilità di un allargamento dell’esecutivo, spuntano ora diversi elementi che richiederebbero tempi lunghi per una tale procedura.

Lo statuto comunale vigente ne prevede infatti un numero di otto all’articolo 19, elemento che richiederebbe quindi, per un allargamento, una votazione in consiglio comunale a maggioranza dei due terzi e, in caso di mancato quorum, la votazione si può riproporre, entro un tempo massimo di 30 giorni, e per passare deve ottenere per due volte di seguito la maggioranza assoluta. Serve poi ancora tempo per l’iscrizione all’albo pretorio e l’entrata in vigore. Quindi sembra chiaro che una prima giunta sarà composta dal numero base, per poi, eventualmente, essere allargata in tempi successivi.

Per il sindaco Saturnino Di Ruscio, negli ultimi giorni diverse le pressioni da parte dei partiti della coalizione. Pressioni comunque incapaci di destabilizzare l'ambiente: la netta vittoria elettorale è stata, evidentemente, un successo targato Di Ruscio prima di chiunque altro, dato che mette il primo cittadino in una posizone di sicurezza da qualunque strattone. Ovvio comunque che ogni gruppo tenti di piazzare più figure nella suqadra di governo.

Prima tra tutte Forza Italia, che forte del suo ruolo di primo partito e del 19.6% dei voti ottenuti, ha chiesto ben quattro assessorati. Chiaro che non potrà averli, ma probabilmente si è tentato di sparare alto per averne uno in meno, dato che l’ipotesi teoricamente più probabile vedrebbe per il partito azzurro non più di due assessori, con Maria Antonietta Di Felice confermata ai servizi sociali ed un altro posto che potrebbe andare al segretario di partito Capriotti, oppure a Massimo Monti. Dall’altra parte Allenza Nazionale vorrebbe confermare due posti in Giunta, mentre la probabilità, guardando strettamente alle percentuali elettorali, è che scenda ad uno.

Sembrerebbe che il capogruppo Edgardo Romagnoli, che 5 anni fa rifiutò un assessorato, questa volta avrebbe accettato di entrare nell’esecutivo, e se lo volesse un posto sarebbe suo, essendo primo per preferenze nel partito. Eventualmente subentrerebbe al suo posto Gianluca Tulli. Tre posti li vorrebbe anche la lista Confermo Di Ruscio. Più probabile che debba accontentarsi di due: uno per Luciano Romanella, sempre in pole position per il posto di vicesindaco (ma potrebbe anche diventare il nuovo presidente del consiglio comunale) ed un altro a Silvio Dionea, Mauro Torresi o Vittorio Traini. Resta l’Udc: la riconferma di Nello Raccichini a Presedente del consiglio sarebbe gradita a tutti, anche all’opposizione, ma in tal modo il partito resterebbe con due soli consiglieri mentre, se prendesse un assessore, lo stesso Raccichini oppure Giovanni Lanciotti, avrebbe diritto all’ingresso di un nuovo consigliere in sostituzione di quello entrato a far parte della Giunta.

Resta l’altra lista civica, Fermo Libera, che sembra al momento quella meno rumorosa: probabile che confermi semplicemente l’assessore uscente Michele Rastelli all’ambiente ed agricoltura. Questa per ora la situazione, in attesa di nuovi sviluppi.