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Un posto in giunta incendia la Margherita

San Benedetto del Tronto | Il partito rivendica due assessori di cui uno con ruolo di vicesindaco con delega e la presidenza del Consiglio di Giunta. Se il Sindaco non dovesse accettare il partito valuterà le decisioni da adottare, tra cui quella di un appoggio esterno.

di Adamo Campanelli


Finite le elezioni inizia il toto scommese per l’assegnazione dei vari assessorati all’interno del Comune di San Benedetto. Ogni partito della coalizione avanza le proprie proposte, e il Sindaco Gaspari pur volendo accontentare tutti i partiti della coalizione con almeno un assessore (3 ai Ds, 2 alla Margherita, 1 ai Laici Socialisti, 1 a Rifondazione Comunista, 1 ai Verdi, 1 all’Unione Di Pietro UDEUR PSDI) , si scontra con le richieste avanzate dal partito della Margherita che non ci sta, dopo le elezioni che l’hanno visto trionfare a livello comunale e regionale con l’11% (anche ad Ancona, che si attesta sul 10% circa).

L’appello è di tutto il partito. Il Segretario provinciale Valeria Senesi, insieme al segretario comunale Andrea Manfroni e il consigliere regionale Sandro Donati ha fatto visita, dopo l’incontro con i partiti ieri sera, questa mattina, al Sindaco Giovanni Gaspari per far presente le proprie richieste.

”Sono 3 le figure che vogliamo- afferma la Senesi- un assessore con ruolo di vicesindaco con delega, un assessore e la presidenza del Consiglio di Giunta”. Richieste più che giustificate, secondo il segretario provinciale della Margherita, che parla di ruolo determinante all’interno della coalizione per i risultati ottenuti nell’ultima tornata elettorale, che oltretutto avrebbe visto la rinuncia di un proprio candidato Sindaco in favore di Gaspari.

Già tempi duri per il Sindaco Gaspari, che se non dovesse accettare le proposte avanzate dalla Margherita, congiuntamente al gruppo consiliare, il partito valuterà le decisioni da adottare, tra cui quella di un appoggio esterno.

“Si dovrebbe discutere- continua la Senesi- di competenze e professionalità per assegnare deleghe e partecipate (5 di cui 1 con presidente dimissionario); noi “mal di pancia” qui non ne vogliamo avere, l’elettorato ha bisogno di essere gratificato vista la crescita del partito. Tra le possibilità avanzate anche l’allargamento della giunta a 10, come ha fatto Fermo con i sui circa 30 mila abitanti.

08/06/2006





        
  



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