Non è andato a buon fine il tentativo di attraversare l’Adriatico in pattino che ha visto protagonisti Francesco Di Giandomenico e Paolo Caserta. A fermare la forza delle braccia e la ferrea determinazione dei due atleti albensi è stato il mare forza 2 che ha reso ingovernabile il moscone.

L’avventura di Francesco e Paolo era partita alle 23.05 di martedì 11 dall’isolotto croato di Svetac; uno spostamento tattico, questo, che de facto ha consentito di evitare le forti correnti marine che spesso dominano la baia di Vis e che sulla carta ha accorciato la rotta da 101 a 80 miglia. Madre Natura, però, ci ha messo del suo e dopo un avvio a dir poco strepitoso che ha fatto registrare quasi 2,5 miglia a testa per frazione di vogata, il mare, alle 15.40 di mercoledì, ha alzato i toni delle onde costringendo il team organizzativo a richiamare i due atleti albensi a bordo del rimorchiatore Nefertiti comandato da Tullio Capecci; fino a quel momento erano state percorse esattamente 34 miglia e il pattino abruzzese, attrezzato di tutto punto, si trovava in acque internazionali.

Le condizioni degli atleti, subito verificate dal dottor Piero Di Sante di Giulianova sono apparse più che buone tanto da far pensare solo ed esclusivamente a un break tecnico ma il mare è stato impietoso fino alla fine, fino cioè alle 22 circa quando Bruno Di Giandomenico, organizzatore dell’evento, ha deciso di far puntare il Nefertiti sul molo di San Benedetto del Tronto.

Ad attendere Francesco Di Giandomenico e Paolo Caserta sulla banchina marchigiana c’era il sindaco di Alba Adriatica, Valerio Caserta. Informazioni particolareggiate sulla rotta, le foto e i filmati aggiornati sono disponibili sul sito www.traversatadelladriaticoinpattino.it