Silvia Ballestra stroncata al premio Volponi, come Camilleri e Calvino al Premio Strega.
Grottammare | "Tradita" dai 13 giurati della sua città, annullato lo spettacolo che aveva concordato con lassessore alla cultura Enrico Piergallini.
di Tiziana Capocasa
Silvia Ballestra
Se ne parlava il 20 luglio alla Palazzina. Avevo chiesto a Silvia cosa ne pensasse dei premi letterari e come mai, specialmente a casa sua, non era presa in considerazione. Nella sua schiettezza fece una risata salvandosi in corner."nemo profeta in patria".
Era felice di poter dare qualcosa alla "sua" Grottammare, dove nel passato non aveva trovato amore. Era certa di averlo trovato e con gioia si era preparata ad una serata particolare: lo spettacolo “ Le signore del secolo scorso” che doveva essere rappresentato oggi in piazza Peretti.
Invece.....
Vai Silvia, prosegui i tuoi progetti. Nessuno potrà mai distruggere quanto di importante hai fatto per la cultura Italiana e sono certo continuerai a fare.
Mimmo Minuto
Giocava in casa la scrittrice Silvia Ballestra, nella cinquina dei finalisti del Premio Volponi con il suo libro “La seconda Dora” (Rizzoli) , vinto dal giovane scrittore Mario Desiati.
Tredici giurati erano di Grottammare, il suo libro con un incipit , da grande scrittrice, era ambientato nella sua terra. Romanzo accolto favorevolmente dalla critica” una scrittura tersa, che si declina ad una disposizione sentimentale ed esistenziale di matrice classica, che sorprende per rigore e dolcezza”. Invece è arrivata la forte stroncatura dei giurati, buona parte dei quali suoi sostenitori, fra cui l’assessore alla cultura Enrico Piergallini con cui aveva preparato lo spettacolo “ Le signore del secolo scorso” che doveva essere rappresentato oggi in piazza Peretti.
Un voto soltanto sul tabellone elettronico del teatro comunale di Porto San Giorgio. Non si sa di chi, perché ora tutti sono pronti a giurare di averla votata. Non è consolante quella scritta aggiuntiva: “ vorrei che il mio voto, valesse dieci”. Insomma una sconfitta annunciata. Paradossalmente su 39 giurati scelti dai tre assessori alla Cultura dei Comuni promotori ( Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio e Grottammare) uno soltanto si è espresso a favore dell’ultima fatica dell’affermata scrittrice.
Una storia accattivante, di una giovane maestra ebrea, spinta anche dalla propria famiglia a cambiare religione per sfuggire alle persecuzioni razziali, accolta molto favorevolmente dalla critica.
Sorprendente bocciatura perchè nella giuria grottammarese , scelta dall’assessore Enrico Piergallini ( che doveva essere il suo grande elettore) c’erano molti suoi amici nonchè fans dichiarati, dallo scrittore Lucilio Santoni alla giornalista Antonella Roncarolo al libraio del punto Einaudi di San Benedetto Antonio Liturri, oltre all’insegnante Anna Rita Perazzoli, alla bibliotecaria Patrizia Crescenzi, ed alcuni esponenti di Rifondazione Comunista, fra cui Stefano Fabbioni e Lorenzo Rossi, figlio del presidente della Provincia. Un voto soltanto dei 13 potenzialmente a suo favore, per una stroncatura clamorosa oltremodo antipatica, anche se la Ballestra può andare fiera dei successi delle vendite dei suoi libri tradotti in moltissime lingue, è attualmente finalista ad un prestigioso Premio letterario che per scaramanzia non vuole rivelare.
Come si sente per la sconfitta, riportata in casa?
“ Mi sono sentita un po' come l'Inter di Moratti, un po' come Milva trombata a Sanremo. Ho pensato: ecco, ora si apre una botola e scompaio in cantina . Grazie, Grottammare!”.
Che pensa dei premi letterari?
“In Italia ne esistono migliaia, ognuno con le sue regole e le sue giurie, tecniche o popolari. Uno si mette in gioco ed accetta di giocare. Di solito si evita, per buona creanza, che qualcuno degli invitati ne esca troppo spernacchiato. Lo dico per esperienza, sia di giurata che di concorrente. Questa sensibilità è mancata del tutto e non so se spiegarmela col solito nichilismo marchigiano o con qualcos'altro”.
Perché ha annullato lo spettacolo?
Naturalmente non è per il premio, ovvio. Ma dalla mia città, di cui parlo sempre nei miei libri, mi sarei aspettata un trattamento migliore. Posso perdere sorridendo, ma non mi va di essere presa in giro. E invece l'assessore alla cultura di Grottammare prima mi ha detto di avermi votato, cosa che non risultava dallo spoglio delle schede, poi mi ha confessato che la sua penna non scriveva al momento del voto, quindi ha giurato di esser stato accecato dalla luce del teatro. Tre versioni in meno di 48 ore: andiamo, manca solo l'invasione delle cavallette e siamo in pieno Blues Brothers. E' per questo, non certo per il premio, che ho annullato la serata di questa sera: chi non lo avrebbe fatto?”.
Un destino dei grandi scrittori essere stroncati ai premi letterari: Camilleri arrivò ultimo al premio Strega con “Il birraio di Preston”, Calvino partecipò quattro volte senza mai vincere.
La Ballestra può consolarsi così!
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01/08/2006
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