Contesa del secchio: finisce in un rinvio tra le polemiche
Sant'Elpidio a Mare | Decisione suicida: alle 15.30 si decide di rinviare per pioggia al 2 settembre; 3 contrade su 4 chiedevano di aspettare ancora un'ora; e dopo un'ora, puntuale, il sole
di Pierpaolo Pierleoni
E’ finita prima di iniziare, la Contesa del Secchio 2006. E’ finita troppo presto, con una scelta che lascia perplessi, e rischia di aprire una ferita nell’organizzazione della più antica rievocazione storica delle Marche ed una delle più affascinanti e curate su tutto il territorio nazionale.
E’ finita con un rinvio al 2 settembre, stabilito per via del maltempo prima dell’inizio del corteggio storico. Una scelta che sta facendo e farà discutere, probabilmente prematura viste anche le previsioni meteo, che garantivano ampie schiarite con l’andare delle ore, sin da metà pomeriggio, come poi, in realtà, è accaduto. Questo un riassunto delle ore concitate del pazzo pomeriggio di questa domenica 13 agosto 2006. Sono le 14: è quasi giunta l’ora della Contesa.
In ogni casa dei figuranti, cominciano i preparativi febbrili. I giocatori si troveranno tra poco nelle sedi di contrada, le dame sono alle prese con truccatrici e parrucchiere, i tamburini e gli sbandieratori, che per primi diffondono nelle vie del paese la festosa atmosfera, saranno i primi a partire. In ogni angolo è tutto un fermento. Il campanone della torre suona a festa annunciando con i suoi sonori rintocchi l’avvicinarsi dell’ora cruciale. Improvvisamente il cielo si scurisce, i tuoni rimbombano minacciosi e un violento scroscio si abbatte sulla città. Sono le 14.15, minuto più, minuto meno. Pazienza, è ancora presto.
Sarà sicuramente un temporale estivo, tra poco spioverà. Il tempo comincia a passare frenetico e la pioggia smette e riprende di continuo. Uno sguardo all’orologio e uno sguardo al cielo.
Questo cielo che non promette niente di nuovo, ma seguita la speranza. D’altronde le previsioni meteo parlano chiaro, dal primo pomeriggio, ampi rasserenamenti. Cominciano a intrecciarsi le telefonate. Si rinvia la contesa? Ma no, tra poco smetterà sicuramente di piovere. E seguitano i preparativi. Stranamente però c’è tanto silenzio. Solo il rumore dei tuoni e della pioggia scrosciante. Perché il rullo dei tamburi tace? Perché i telefoni squillano sempre più ansiosi?
Eppure le auto stanno arrivando, i parcheggi si stanno riempiendo….ma seguita a piovere. Alle 15.20, dopo tanto confabulare, tante discussioni, nella sede dell’ente contesa, presidenti e priori di contrade discutono sul da farsi. Tre contrade, Santa Maria, Sant’Elpidio, San Giovanni, chiedono di attendere ancora un’ora prima della decisione definitiva.
La San Martino è di altro avviso: bisogna rinviare. Il sindaco dichiara di non voler influenzare le decisioni, ma consiglia di rinviare. Tra l’altro, ha appena ricevuto il forfait dal sindaco di Ascoli Piceno, che aveva garantito la sua presenza, ma non verrà per la pioggia. Che basti questo ad influenzare le decisioni? Che si fa? Rompe gli indugi il presidente dell’Ente Contesa, Antonio Gramina. Si assume ogni responsabilità, la Contesa è rinviata al 2 settembre, festa del patrono.
Sono le 15.40. I figuranti si allontanano mestamente dalle sedi di contrada, tra i giocatori, carichi e pronti a contendersi il secchio, la delusione è ancora più cocente. Inizia il valzer delle discussioni: in tanti, troppi, non condividono. Non si digerisce una scelta piovuta dall’alto, in barba alla collegialità ed al parere di tre contrade su quattro. Se queste sono, come è naturale, la vera anima e il motore di una manifestazione come la Contesa del secchio, perché la loro opinione non viene ascoltata? Ed il cielo è il giudice più severo verso chi ha compiuto l’avventata scelta del rinvio. Una mezzora ancora di tempo incerto, nuvolosi grigi e qualche goccia di pioggia. Poi, all’orizzonte, il cielo inizia a scoprirsi. Minuto dopo minuto, il tempo migliora. Sono le 16.45 quando spunta il sole, e le ultime nubi si allontanano. Il cielo è sereno, il clima fresco. Condizioni ideali per la Contesa. Ma ormai la decisione è presa, il rinvio è definitivo. Se ne riparla tra 20 giorni, il pomeriggio di sabato 2 settembre. I giocatori delle quattro contrade si sentono i più danneggiati. Alcuni hanno in programma di partire proprio in quei giorni, altri se ne andranno in vacanza già da domani, e sarà difficile organizzare gli allenamenti a ranghi ridotti e nel cuore delle ferie. Insomma tutto si complica enormemente.
Senza contare il danno economico. La giornata prometteva benissimo, le auto arrivavano già in abbondanza, e nelle ore immediatamente successive alla decisione del rinvio, il centro storico si è popolato di un gran numero di turisti e residenti della zona. Non essendo clima da mare, la Contesa era diventata per molti un’eccellente alternativa. Senza contare un’ulteriore, inquietante possibilità. Qualora il 2 settembre piovesse ancora, la manifestazione non si disputerebbe, stavolta definitivamente, e per il 2006, secchio non assegnato. Un male per le contrade, una freccia al cuore per la manifestazione, una crepa che rischierebbe di frantumare quel gioiellino e quel patrimonio per Sant’Elpidio a Mare che è la Contesa del secchio. Qualcuno, con rabbia, si dà alle memorie passate, e oltre ad elencare tutte le edizioni della rievocazione in cui lo spettacolo andò avanti in situazioni ben peggiori di quella odierna, ricorda anche: “Un anno fa siamo partiti in ritardo, erano passate le 16.30. Quest’anno avremmo potuto fare lo stesso, perché rovinare questa giornata?”.
Già, perché?
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13/08/2006
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