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Tre serate, tra verità e leggenda assalti, ruberie e razzie la visita di Clemente VIII

| PADULA DI CORTINO - Ad allietare le tre serate un piacevolissimo banchetto nel corso del quale i convenuti ceneranno e brinderanno insiema a Sciarra e agli altri briganti, con piatti tipici dell’epoca

Padula di Cortino rivive per tre serate “La notte dei briganti”. La rievocazione in costume della storia del brigantaggio del lontano Cinquecento organizzata dalla Pro Loco di Padula, con il contributo del Comune di Cortino, Consorzio BIM Vomano-Tordino, Provincia di Teramo, Regione Abruzzo, Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, Comunità Montana Zona “M”, narra le intriganti vicende di Marco Sciarra e dei briganti da lui comandati e della visita di papa Clemente VIII al convento di Selva in fonte a Storno (Padula), dove risiedeva il vescovo Vincenzo da Monte Santo. Il papa, noto per la sua avversione ai briganti, arriva a Padula proprio per poter acciuffare Sciarra.

La manifestazione avrà inizio venerdì 18 alle ore 19.30 e proseguirà fino a domenica 20 nel piccolo borgo di Padula.

Qui il brigante Marco Sciarra, interpretato da Mauro Vanni, accoglierà gli spettatori all’ingresso del paese e li condurrà insieme agli altri personaggi, interpretati dall’Associazione “Amici del Teatro” di Ortona e alla “Giostra degli evocanti disdetti”, lungo l’intero abitato per rivivere assalti, ruberie e razzie che caratterizzarono la valle del Tordino nel periodo storico che va dal 1525 al 1600. Accanto agli attori due cantastorie accompagneranno l’intero racconto, scritto dal regista Claudio D’Innocenzo, con la musica; seguiranno alcuni spettacoli come quello degli armigeri della “compagnia delle Armi” di Teramo e del giocoliere funanmbolo Andrea Loreni, che ha interpretato il ruolo del giocoliere per lo sceneggiato televisivo “Elisa di Rivombrosa”.

Ad allietare le tre serate un piacevolissimo banchetto nel corso del quale i convenuti ceneranno e brinderanno insiema a Sciarra e agli altri briganti, con piatti tipici dell’epoca, le cui ricette sono state rinvenute dall’ archivio di stato di Napoli e da quello del Vaticano, come “li sfrinj”, “pan cotto e curatell”, farro e salsicce, maiale allo spiedo, “pecur nggallarat”, cacio e pere, dolci e vino a volontà. Per informazioni 0861.64325 oppure 3386362459.

17/08/2006





        
  



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