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Edilizia popolare. Martedi il Comune incontra l'E.R.A.P

San Benedetto del Tronto | Presenti il neo-eletto presidente dell'Ente (già I.A.C.P.) Alessandro Filiagi, il Sindaco Giovanni Gaspari, l'Assessore alle Politiche Sociali Loredana Emili, il Presidente del Consiglio Comunale Giulietta Capriotti, l'architettio Zazio.

di Carmine Rozzi

La sede Provinciale dell'IACP oggi ERAP.


Finita la pausa di Ferragosto riprende a piene mani l’attività amministrativa in vista dei numerosi impegni che aspettano la Giunta Gaspari. Tra i primi appuntamenti in carnet spicca quello in programma per martedì 22 agosto con l’incontro tra il Comune e l’E.R.A.P. (Ente Regionale Abitazioni Popolari) ex I.A.C.P. Alla riunione, sostenuta e caldeggiata dall’Assessore alle Politiche Sociali Loredana Emili oltre al Sindaco Giovanni Gaspari saranno presenti l’architetto Zazio e il Presidente del Consiglio Comunale Giulietta Capriotti.

L’Ente sarà rappresentato da Alessandro Filiagi, neo eletto Presidente di nomina regionale. Sul tavolo la situazione di grande disagio in cui versa l’edilizia popolare o/e di primo intervento come le così dette “case alloggio o parcheggio” per situazioni al limite. Nel nostro comune, esiste una forte anomalia in tal senso. Basti che pensare che, a tutt’oggi, ci sono circa 200 persone in lista d’attesa per “alloggi di primo intervento” e 300 per quelle “popolari”.

Gli fanno riscontro circa 12 mila case di proprietà delle quali 3 mila affittate, mentre le restanti 8 mila rimangono vuote o vengono date in locazione per la sola stagione estiva. La disparità di queste due condizioni sta portando ad un disagio sempre crescente vista anche la difficoltà che hanno le fasce sociali deboli che aspirano ad un’abitazione di edilizia residenziale pubblica (ERP) di proprietà dei Comuni o degli ex IACP, ora denominati ERAP. Poi ci sono tutti quei cittadini che hanno difficoltà di accesso al libero mercato della locazione, ma che non hanno i requisiti per richiedere un alloggio ERP.

A questi si devono aggiungere quelli che avrebbero bisogno di un alloggio temporaneo (per motivi di studio, lavoro etc) ma che sono costretti al “pendolarismo” per gli elevati costi degli affitti temporanei ed infine, forse il più grave, tutte quelle famiglie (soprattutto giovani coppie) che aspirano ad acquistare la prima casa, ma che non sono in grado di sostenere gli elevati costi del libero mercato delle compra-vendite, anche facendo ricorso al credito.

A problematiche generali si aggiungono quelle, particolari, di alcune categorie svantaggiate (lavoratori extracomunitari, anziani, sfrattati, persone sole con figli etc) per le quali la casa risulta spesso l’emergenza delle emergenze (vedi “case alloggio o parcheggio”). A tal proposito, per illustrare l’emergenza in cui versa la situazione nella nostra città, il Comune si è visto ultimamente costretto a sistemare una di queste famiglie (di origine albanese) in uno degli appartamenti di sua proprietà che si trovano negli edifici del cimitero comunale situato sopra alla camera di cremazione.
In primo luogo c’è quindi da fare una cernita e rivedere le situazioni di agibilità per alcuni appartamenti di proprietà del Comune o dei quali ne ha la gestione su concessione dell’E.R.A.P. tipo quelli in Via Mameli, Zona De Amicis, ecc.

Si ricorda che la stessa Regione ha stanziato a tutt’oggi 96 milioni di euro per investimenti e 8,4 milioni di euro per sostegno al reddito per chi paga canoni di affitto troppo onerosi per cercare di fare fronte al problema dell’alloggio con, tra l’altro, alcuni obbiettivi primari che sono: l’incremento dell’offerta di alloggi ERP (circa 800 alloggi); di quelli a canone moderato e l’accesso alla proprietà della prima casa, in particolare per le giovani coppie, (circa 850 alloggi).

Altre scadenze sono la riqualificazione delle aree più degradate dei comuni marchigiani, mediante interventi che migliorino la qualità edilizia ed ambientale, l’integrazione sociale dei quartieri e valorizzino il patrimonio storico – architettonico. A questo si aggiunge la necessità di finanziare interventi di edilizia sperimentale che migliorino la qualità dell’abitare, mediante la bioarchitettura, l’abbattimento delle barriere architettoniche e lo studio di nuove tipologie residenziali (circa 150 alloggi a canone moderato).

In questo contesto i Comuni, compreso quello di San Benedetto, oltre ad esercitare il controllo degli interventi nel corso della realizzazione, provvedono ad approvare le graduatorie degli aspiranti agli alloggi ERP o di coloro che sono interessati a prendere in locazione alloggi a canone moderato. Realizzano gli interventi di riqualificazione urbana nei contratti di quartiere. Provvedono inoltre ad assegnare i contributi alle famiglie per il sostegno alla locazione.




ALLEGATO :

COME AVERE IN ASSEGNAZIONE UN ALLOGGIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (ERP)

Ogni due anni i Comuni emanano un bando pubblico per aggiornare la graduatoria degli aspiranti assegnatari ad un alloggio ERP. Le domande vanno presentate entro 60 giorni, utilizzando gli appositi modelli forniti dai Comuni medesimi. Il meccanismo dei punteggi è attualmente stabilito dall’art. 19 della LR 22.7.1997, n. 44 (anche se è prevista una modifica), che prende in considerazione sia alcune condizioni personali dei richiedenti (reddito, composizione della famiglia, handicap, presenza di anziani, ecc.) che condizioni alloggiative (antigienicità, sovraffollamento, sentenza di sfratto, ecc.). Gli alloggi vengono poi assegnati secondo l’ordine della graduatoria, tenendo conto della dimensione delle abitazioni e della composizione del nucleo familiare.

COME AVERE IN LOCAZIONE UN ALLOGGIO A CANONE MODERATO

Il Comune, individuato dal piano provinciale, dove si realizzeranno alloggi da destinare alla locazione, approva una graduatoria degli aspiranti inquilini che devono essere in possesso dei requisiti di reddito in vigore al momento della presentazione della domanda al Comune (oggi è necessario avere un reddito familiare non superiore ad € 60.984,93 se trattasi di reddito da lavoro dipendente o pensione, € 36.590,96 se trattasi di reddito di altra natura), oltre ad altri requisiti (come la non proprietà di ulteriori alloggi) che verranno meglio precisati dal Comune nell’avviso pubblico per la ricezione delle domande.

COME ACQUISTARE UN ALLOGGIO A PREZZO CONVENZIONATO

Le imprese di costruzione e le cooperative di abitazione che realizzano alloggi destinati alla vendita nei Comuni individuati dal piano provinciale, devono cedere le abitazioni ad un prezzo convenzionato con il Comune, trasferendo integralmente all’acquirente il contributo a fondo perduto assegnato dal piano provinciale. Il contributo varia, a seconda del tipo di costruzione e del reddito dell’acquirente, da un minimo di € 11.300,00 per alloggio ad un massimo di € 39.900,00.
Gli acquirenti devono essere in possesso dei requisiti di reddito in vigore al momento dell'acquisto (oggi è necessario avere un reddito familiare non superiore ad € 60.984,93 se trattasi di reddito da lavoro dipendente o pensione, € 36.590,96 se trattasi di reddito di altra natura), oltre ad altri requisiti (come la non proprietà di ulteriori alloggi) che verranno meglio precisati dal Comune.

COME OTTENERE I CONTRIBUTI AL REDDITO PER IL SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE

Ogni anno i Comuni emanano un avviso pubblico per assegnare i contributi alle famiglie che abitano in una casa in affitto pagando un canone di locazione troppo elevato per il proprio reddito. I requisiti per fare domanda sono specificati nel bando stesso.

19/08/2006





        
  



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