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Vicolo Ferrari nell’itinerario della giornata ebraica

| MACERATA - E’ un viaggio nel passato e nel presente, luoghi antichi e sconosciuti che si aprono, abitudini e storie quotidiane che vogliono offrire un’occasione di conoscenza del ricco patrimonio culturale ebraico

E’ vicolo Ferrari il luogo maceratese inserito nell’itinerario di “Stradefacendo”, l’iniziativa promossa dalla Comunità ebraica in collaborazione con varie istituzioni del territorio, in occasione della VII Giornata europea della cultura ebraica che ricorrerà domenica prossima (3 settembre) e vedrà protagonisti i quattro capoluoghi marchigiani, con ben 11 località, insieme ad altre 45 città italiane.
“Stradefacendo – Itinerari ebraici” è la somma di due aggettivi, un’idea ampia e mobile che tiene insieme ebraismo e percorso, genti e movimento.

E’ un viaggio nel passato e nel presente, luoghi antichi e sconosciuti che si aprono, abitudini e storie quotidiane che vogliono offrire un’occasione di conoscenza del ricco patrimonio culturale ebraico fatto di luoghi, testimonianze, presenze, ma anche dialogo multiculturale a disposizione di tutti.

Domenica, dalle 9 alle 19, pannelli descrittivi compariranno in luoghi specifici che hanno mantenuto o cambiato la toponomastica, ma che nella memoria collettiva contengono riferimenti importanti ad un’identità ebraica diffusa e capillare nella regione. In una sorta di mappa sovra-territoriale delle memoria, i cartelli informeranno i visitatori sul loro significato e sulla loro importanza storica e simbolica per la comunità ebraica nella regione Marche.

Per quanto riguarda Macerata il luogo prescelto è, come abbiamo già detto vicolo Ferrari. Come scrive Maria Luisa Moscati Benigni nel libro “Marche itinerari ebraici – I luoghi, la storia, l’arte”
“Numerosi documenti danno notizia di una comunità ebraica attiva e numerosa.

Già in una storia di Firenze si fa riferimento ai mercanti ebrei fiorentini che nel 1245 hanno una casa a Macerata, e si dedicano al commercio di “panni fiorentini”. Da documenti conservati nella biblioteca comunale ci sono notizie della presenza ebraica già dalla fine del 1200. Gli ebrei sono liberi di svolgere qualsiasi attività , ma circa un secolo dopo, nel 1399, un certo Dattilo chiede e ottiene di poter lavorare come orafo , ma sembra che debba abitare in un luogo appartato detto Trivium Judeorum.
Oggi vicolo Ferrari è indicato come vicolo degli Ebrei”.

29/08/2006





        
  



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