''La classifica pubblicata dalla Jiao Tong di Shanghai, l''Academic Ranking of World Universities 2006', obbliga a far riflettere il nostro mondo accademico e in particolar modo l'attuale ministro Mussi. E' prioritario aprire un serio e sereno dibattito sullo stato dell'istruzione nei suoi diversi livelli, uscendo dal terreno della demagogia e dei pregiudizi ideologici'', lo afferma una nota del coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia Luca Mariotti, in merito alla classifica da lui citata, basata sull'importanza della ricerca scientifica presso negli istituti universitari. ''In Italia non ci sono le condizioni per far nascere dei centri d'eccellenza in grado di competere in un panorama globale –sostiene il coordinatore dei giovani azzurri- un dato inquietante se si considera che l'Europa mira a diventare nel breve periodo un'economia competitiva fondata sulla conoscenza. Le migliori Università risultano quelle che agiscono in un contesto fortemente competitivo, aperto al mercato, dove i finanziamenti non sono solo di natura pubblica''.

''In Italia sono necessari programmi finanziari per aumentare e diversificare i finanziamenti specie rivolgendosi alle imprese e ai privati, realizzando –raccomanda Mariotti- delle alleanze virtuose a livello territoriale. E la capacità di attrarre investimenti passa inevitabilmente dall'abolizione del valore legale del titolo, in quanto solo così si realizza quella sana competizione tra gli atenei basata sulla qualità del servizio offerto e sulla reputazione. ''Il mercato premia le competenze non i titoli. Ad una maggiore capacità di offrire formazione di qualità corrisponderà una maggiore capacità di attrarre risorse finanziarie. Non a caso il modello americano e quello anglosassone, basati fu forme di accreditamento diverse dal nostro 'valore legale', assicurano i primi posti nelle classifiche mondiali. Sarebbe bene che il ministro Mussi si esprimesse a riguardo, quali ricette propone, oltre i tagli previsti in Finanziaria, per mettere gli Atenei e gli studenti italiani nelle condizioni di competere?'', conclude la nota.